Calano ulteriori i tagli sull’Arpav, ma nello stesso tempo la Regione prova a far assumere un nuovo dirigente e autorizza spese di consulenza che potrebbero essere risparmiate. E il sindacato quindi insorge.
A levare la voce, e non è la prima volta, sono i dirigenti Anaao-Snabi tramite Luca Menini, rappresentante sindacale in azienda. Sottolinea come l´Arpav «grazie anche all´impegno di tutto il personale, dal 2011 abbia già ridotto in modo significativo i costi di funzionamento, per una quota ben oltre il 10%. Credo che nessun altro ente in Veneto abbia ridotto i costi in egual misura».
Ora però con la legge “spending review” di dicembre la Regione impone all´agenzia «ulteriori tagli rispetto al 2012»: si deve ridurre «di almeno il 20 per cento i relativi oneri finanziari». Significa «drastici tagli alle attività e agli organici: i cittadini devono saperlo».
A far protestare il sindacato dirigenti però sono 2 delibere che, sempre a fine dicembre, la Regione ha approvato e che fanno invece allargare i cordoni della borsa. La prima riguarda il via libera all´assunzione di 7 nuovi dirigenti: sono destinati a Ulss e Iov, ma viene anche «autorizzata l´Arpav» ad assumere un dirigente amministrativo per il settore approvvigionamenti. «Siamo sorpresi e stupiti: da verifiche interne non ci risulta che Arpav abbia mai chiesto la copertura di questo posto». Il dg Pepe, peraltro è “autorizzato”: basta che non faccia l´assunzione, se non serve. Altro dubbio: la delibera che prevede un incarico esterno per redarre il Piano regionale rifiuti: «Arpav ha già consegnato alla Regione l´aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti. Perché spendere altri soldi?».
Il Giornale di Vicenza – 6 febbraio 2013