Breaking news

Sei in:

Rovigo. Ottanta chili carne senza documentazione sanitaria, sequestrato supermercato

Irregolarità nella gestione sanitaria del negozio: è questo il motivo che ha portato al sequestro di un supermercato di Bottrighe, un esercizio commerciale che conteneva beni per un valore complessivo di un milione di euro.

L’intero supermercato «Vivo» della frazione adriese di Bottrighe l’altro ieri è stato posto sotto sequestro dai carabinieri del Nas di Padova per violazioni amministrative e sanitarie. Il valore commerciale dei beni sottoposti a questa misura si aggira sul milione di euro. Il proprietario, il ferrarese 50enne A.M., è stato denunciato dal punto di vista amministrativo.
Il controllo di lunedì dei militari ha evidenziato una serie di anomalie su due fronti, quello burocratico e quello sanitario. Dalla verifica dei carabinieri è emerso che il nuovo proprietario del «Vivo», dopo aver rilevato la struttura, non si era messo a norma con i certificati e le autorizzazioni. Il controllo, eseguito assieme ai veterinari dell’Usl 19 adriese, ha portato a galla l’irregolarità facendo scattare i sigilli amministrativi all’intera struttura.

La violazione riguarda la normativa sulla cosiddetta segnalazione certificata di inizio attività (Scia), che dal luglio 2010 ha sostituito completamente la denuncia di inizio attività (Dia). Anche sul fronte sanitario sono emerse delle irregolarità. Infatti gli specialisti del Nas hanno sequestrato, e contestualmente distrutto, ottanta chilogrammi di carne presenti nel supermercato e privi della obbligatoria documentazione che ne attesti la rintracciabilità. In questa circostanza il sequestro e la distruzione sono resi obbligatori da una normativa fatta propria dalla legislazione italiana in base ai recenti regolamenti in materia dell’Unione Europea. 

I beni, sono stati affidati in custodia giudiziale al direttore del supermercato. I carabinieri per altro stanno procedendo coi controlli anche sul personale dipendente, in tutto si tratta di cinque persone, della rivendita della frazione adriese. Il sindaco di Adria Massimo Barbujani ha firmato per la chiusura dell’attività commerciale di Bottrighe. La riapertura potrà essere ottenuta solo attraverso una regolarizzazione normativa da parte del titolare del «Vivo».

Il controllo dell’altro ieri è frutto della campagna di accertamenti in atto nel Basso Polesine da parte dei Carabinieri della Compagnia di Adria, supportati dal Nas di Padova, che stanno intensificando gli sforzi in previsione delle ormai prossime festività natalizie. A breve, quindi, analoghe verifiche saranno compiute in altri esercizi pubblici e commerciali del Delta del Po.

Antonio Andreotti – Il Corriere del Veneto – 21 novembre 2012

site created by electrisheeps.com - web design & web marketing

Back to Top