Tra le storie che stanno caratterizzando le difficoltà in Veneto a causa del maltempo c’è anche quella del cervo smarrito tra la neve di Belluno che trova riparo nella stalla dell’allevatore Ghedina Stefano a due passi da Cortina. Da qualche giorno l’animale si è rifugiato tra vacche e polli trovando cibo, cure e attenzioni nell’azienda agricola.
Ma non è il solo, altri trenta capi, quotidianamente si rifocillano al fienile aziendale. Un’insolita convivenza tra bestie domestiche e selvatiche dettata dal disagio, ma anche una situazione che fa pensare al valore della presenza delle fattorie a ridosso dei centri abitati e nelle aree marginali in termini di solidarietà e sussidarietà nonostante i problemi di frane e crolli siano costanti.
“Agricoltori a presidio di un territorio sempre più fragile – commenta Coldiretti – ma che grazie alle buone prassi e i servizi alla collettività continuano a rimanere una delle poche garanzie di salvaguardia ambientale”. Da circa una settimana, infatti, gli imprenditori di Coldiretti stanno provvedendo con mezzi propri e trattori a sgombrare strade e piazzali degli ospedali oltre che centri di soccorso alpino. Un’attività ritenuta prioritaria quanto l’emergenza di spalare i tre metri di neve sui tetti degli annessi rustici e delle loro abitazioni che fino ad ora han fatto registrare danni ingenti alle piccole cooperative di trasformazione di latte.
5 febbraio 2014