Mancuso: bene attenzione veterinaria, ma si poteva fare di più
«Come Segretario della XII Commissione (Affari Sociali e Sanità) ho avuto modo di seguire il Decreto Balduzzi in tutto il suo iter fino al voto odierno di fiducia alla Camera». A parlare è l’Onorevole, e Medico Veterinario, Gianni Mancuso
«Il Decreto è stata l’occasione per affrontare delicate questioni sulla professione veterinaria, da tempo sul tappeto. Di grande rilevanza, anche per la salute umana, è l’articolo 8, che reca norme in materia di sicurezza alimentare dei consumatori, relativamente al commercio di pesce e latte crudo e di bevande alcoliche. L’articolo 9 si occupa di emergenze veterinarie, al fine di procedere all’eradicazione di malattie infettive e diffusive del bestiame.
Entrambi questi articoli enfatizzano il ruolo strategico della professionalità medico veterinaria all’interno dei dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie.
Il decreto riesce ad affinate la tematica sanitaria con un testo di ampio respiro, toccando argomenti integrati di medicina umana e veterinaria, riconoscendo i distinti ruoli, ma la pari dignità professionale.
Personalmente, ho presentato diversi emendamenti su temi della nostra professione che da tempo aspettano una soluzione, come l’obbligo del versamento del 2% al nostro Ente di previdenza da parte delle ASL.
L’unico che è riuscito a superare lo sbarramento della Commissione e ad arrivare alla discussione in aula, è quello relativo alla gestione del farmaco, che chiede di permettere al Medico Veterinario di consegnare al proprietario o all’allevatore confezioni di farmaci della propria scorta, per continuare la terapia da lui prescritta.
Confido e ritengo che la possibilità di emendare il testo si sia esaurita alla Camera e che il testo che verrà deliberato dal Senato sarà identico a quello deliberato oggi.
Rimane un po’di amarezza considerando che, con un po’ di coraggio in più e un pizzico di rigore in meno, la Commissione Bilancio avrebbe potuto fare di più: la sanità e la tutela della salute dei cittadini non possono essere paragonate ad altre voci di bilancio.
Ora il testo del Decreto – conclude Mancuso – passa alla lettura del Senato, dove auspico che possa celermente ricevere la ratifica per diventare definitivo testo di legge.”
Roma, 18 ottobre 2012