Manovra in Cdm giovedì. Unica ma modulata più anni
Un’unica manovra economica ma modulata su più anni e sarà contestualmente varata la legge delega sulla riforma del fisco, ma in linea con l’obiettivo di arrivare al pareggio di bilancio nel 2014.
È quanto spiega una nota di palazzo Chigi. Il Consiglio dei ministri è convocato per giovedì 30 giugno. All’ordine del giorno il varo di due provvedimenti: «Il primo sarà un decreto legge per la manovra di finanza pubblica. In questo ambito, si è deciso che per la finanza pubblica la manovra sia unica ma progressivamente modulata su più anni, in linea con l’obiettivo di pareggio di bilancio nel 2014. Sempre in questo decreto, sono in cantiere norme di grande e positiva incidenza per lo sviluppo economico.
Il secondo provvedimento, che verrà approvato in parallelo, sarà il «disegno di legge delega per la riforma fiscale ed assistenziale, tenendo sempre fermo l’impegno di pareggio di bilancio nel 2014», precisa la nota di palazzo Chigi. Tremonti lavora ad una manovra complessiva di 45-46 miliardi per il periodo 2011-2014. Il ministro ha anche incontrato il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, e subito dopo i segretari generale di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Hanno fatto visita a via XX Settembre anche i ministri Calderoli, Sacconi e Brunetta.
Dal canto suo il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa a Bruxelles, al termine del vertice Ue, ha parlato di una manovra «di piccola entità» per l’immediato, lasciando intendere che sarebbe ancora in piedi l’ipotesi di far slittare la parte più corposa dell’intervento correttivo ad un momento successivo, probabilmente con la legge di stabilità in autunno. Un appuntamento importante sarà il vertice di maggioranza previsto per martedì 28 giugno.
La manovra che ha in mente Tremonti sarebbe così suddivisa: 3 miliardi per il 2011 e circa 5 miliardi per il 2012. Queste cifre servirebbero alla manutenzione dei conti, non ad una correzione del deficit. In pratica verrebbero utilizzate per il rifinanziamento delle missioni all’estero, per la proroga dell’abolizione dei ticket sulla diagnostica, per le misure a favore dell’autostrasporto e per il 5 per mille. Dall’anno successivo partirà la correzione dei conti che, come è scritto nel Documento di economia e finanza inviato a Bruxelles, dovrà essere pari al 2,3% del pil nel biennio 2013-2014. Questo significa 18-19 miliardi l’anno.
Insieme alla manovra il governo ha intenzione di presentare la delega per la riforma fiscale, ma alcuni interventi saranno anticipati. L’aliquota unica al 20% sulle rendite finanziare (esclusi i BoT, che resterebbero al 12,50%), secondo le ultime indicazioni, dovrebbe entrare in vigore dal primo gennaio 2012. Allo studio anche un bonus speciale a favore dei figli per le famiglie a basso reddito, misura che anch’essa verrebbe anticipata
Ilsole24ore.com – 24 giugno 2011