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Marche. Minaccia di morte il veterinario dell’Asur: arrestato un pastore. In escandescenze dopo un controllo: “Lo strangolo con il fil di ferro”. Bloccato e processato per direttissima

Arriva l’assistente del veterinario Asur sulla sua proprietà per un controllo, lui prima minaccia di morte l’assistente, poi si precipita allo studio del professionista con l’intento di aggredirlo. A salvare il medico sono stati i militari del Corpo Forestale di Ancona che hanno arrestato l’uomo prima che potesse entrare nello studio.

Si tratta di un pastore kossovaro di 45 anni, proprietario di un gregge di un centinaio di pecore a Camarzano. Secondo la ricostruzione della Forestale, l’Asur da tempo starebbe cercando di fare capire all’allevatore che deve far iscrivere il branco di ovini nello stesso terreno della sua residenza. Dopo diversi sopralluoghi nella sua proprietà, il 45enne si è sentito vessato dall’istituzione sanitaria, guardando sempre più come una persecuzione quei controlli frequenti. E così, quando ieri mattina (4 febbraio) si è presentato l’assistente dell’Asur locale in compagnia di due militari della Guardia Forestale, il pastore ha dato in escandescenze. «Ti ammazzo» e «Ti strangolo con il filo di ferro». Sono solo alcune delle parole dette dall’allevatore all’indirizzo del dipendente Asur. I forestali hanno cercato di calmarlo ma non c’è stato verso. Ad un tratto il kossovaro è rientrato in casa e non si è visto più. Il dubbio era che si fosse diretto allo studio del veterinario. E così i militari hanno avvisato una pattuglia di colleghi di dirigersi lì.

Infatti quando i forestali sono arrivati al centro sanitario fabrianese, hanno visto il 45enne scavalcare la recinzione con il chiaro intento di raggiungere il veterinario, reo, a vedere del pastore, di essere il “mandante di una persecuzione” nei sui confronti che, oltre ad allevare pecore, non ha nient’altro. Per poco i militari sono riusciti a fermarlo per poi arrestarlo con le accuse di violenza e minacce a pubblico ufficiale. Immediata la misura cautelare degli arresti domiciliari. Fino a stamattina quando si è svolto il processo per direttissima. Il giudice ha convalidato l’arresto e rimesso in libertà il pastore. Processo fissato per il 5 maggio, per cui l’indagato ha già chiesto il rito abbreviato.

anconatoday – 9 febbraio 2016

 

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