Qualcuno veniva sistemato in una scatola, qualcuno in gabbie minuscole, qualcun altro in recinzione di fortuna. Recinti puliti raramente, tanto che l’odore degli escrementi si poteva sentire a centinaia di metri di distanza. I pasti? Solo ogni tanto, solo per qualcuno. Un «canile lager», quello scoperto e sequestrato dai carabinieri di Martellago. Ieri mattina il blitz, coordinato dai militari insieme ai veterinari dell’Usl 13 e ai volontari dell’Enpa di Mira, è scattato alle 6.30 in un «allevamento fai da te» in via Bembo a Maerne.
All’interno c’erano circa 170 cani, tra bassotti e pastori tedeschi, tenuti in condizioni disastrose. L’operazione dei militari è il frutto di un’indagine durata alcuni mesi, nata proprio dalle segnalazioni dei residenti che avevano intuito che quell’allevamento non poteva avere tutte le carte in regola. Oltre agli spazi stretti, i veterinari hanno trovato anche diversi animali ammalati e denutriti. Alcuni cani erano feriti, morsi da altri cani, un cucciolo di pastore tedesco è stato trovato morto.
«Alcuni di loro stanno bene, ma per tutti verrà fatto un accertamento successivo – spiega Stefano Zelco, veterinario dell’Usl 13 – Oggi la priorità era sequestrare velocemente e smantellare questa struttura. Siamo di fronte a un canile non autorizzato con condizioni igieniche e strutturali precarie». Le operazioni di sgombero e messa in sicurezza dei cani sono continuate per l’intera giornata, in considerazione dell’alto numero di animali da portare via, nonostante le animate proteste dei gestori. Si tratta di una coppia anziana e della loro figlia che saranno tutti denunciati, sia per aver aperto un’attività abusiva sia per maltrattamenti sugli animali. E le indagini, dal punto di vista penale, non si fermeranno qui. C’è da capire che cosa significasse, in termini di volume d’affari, un allevamento clandestino di cani di razza tra i più richiesti sul mercato. I cani sono stati affidati in adozione ad associazioni di volontari del Veneto e dell’Emilia Romagna. L’Enpa, infine, rivolge un appello a chi volesse adottare uno dei cani: «Una volta superato il vincolo del sequestro – dice Roberto Martano dell’Enpa di Mira – questi cani dovranno essere dati in affido. Chiunque fosse interessato può contattarci a Mira o telefonicamente chiamando al 347 6455649. I cani non saranno adottabili da subito, ma dopo essere stati rimessi in buone condizioni di salute».
D.Tam. – Il Corriere del Veneto – 24 marzo 2015