Da San Giuliano a Mira, una settimana di trasloco. Comincia domani il trasferimento degli animali ospiti nel canile di Mestre, così come voluto dall’amministrazione veneziana, che l’anno prossimo dovrebbe demolire e ricostruire il rifugio, ormai fatiscente. «Nessuno però ci ha ancora voluto spiegare come si intende procedere – contesta la consigliera comunale del Pd Monica Sambo – La giunta ha messo a bilancio un milione e 400 mila euro, ma non esiste alcuna delibera su tempi e modi. Abbiamo chiesto più volte di essere ascoltati, ma le commissioni sono sempre state revocate all’ultimo minuto». Le questioni aperte sono più di una: molti cani sono anziani e lo spostamento potrebbe causare non pochi problemi; altri hanno esigenze specifiche, e devono essere trasportati con un adeguato accompagnamento: «Oggi saranno spostati i primi sei o sette animali – spiega Franco Zaccarin, presidente dell’Associazione Veneta Zoofila – mentre nei prossimi giorni toccherà ai molossi, che devono essere seguiti uno alla volta dagli educatori. Per sabato saranno tutti a Mira». Alcuni, in realtà, non si sposteranno neanche allora: tre cani sono in attesa di adozione e fino ad allora resteranno a Mestre; un quarto sarà adottato da Avz. Altri tre, invece «appartengono» al Comune di Marcon, che non avendo una struttura cittadina affida i suoi randagi a Venezia (così come Quarto d’Altino). Ad andare a Mira, insomma, saranno solo i 13 animali «lagunari». La vicenda è trasversale, e interessa anche gli esponenti della maggioranza, come la consigliera leghista Silvana Tosi: «Al canile spetta un lascito, una consistente eredità, cioè un terzo di albergo a quattro stelle di Jesolo legata proprio alla struttura di San Giuliano e funzionale al suo rifacimento – ha spiegato – Se si abbatte tutto prima di poterla incassare si corre il rischio di perderla per sempre».
Il Corriere del Veneto – 31 ottobre 2017