«All’Ospedale dell’Angelo c’è bisogno di una sala d’attesa in cui non ci si perda, in cui le indicazioni siano comprensibili», aveva detto il direttore generale dell’Usl 12 Giuseppe Dal Ben, fresco di nomina.
A due settimane di distanza, ecco la prima soluzione. Da ieri, a «prendere per mano» gli anziani per condurli al piano giusto e a dare indicazioni precise per spostarsi all’interno dell’ospedale, ci sono infatti tre hostess diciottenni. Studentesse del quinto anno dell’istituto alberghiero Gritti, Silvia Bonaventura, Giorgia Longhin e Zhou Jiajia sono le prime tre ragazze ad inaugurare l’iniziativa, ma nelle prossime settimane ne arriveranno altre, provenienti dalla stessa scuola. Il «Progetto Accoglienza» prevede stage di tre settimane, cui parteciperanno a rotazione diversi studenti che saranno seguiti all’interno dell’ospedale dalla dottoressa Nicoletta Corba, responsabile del capitolo Umanizzazione. Tutti ferratissimi nelle lingue, tra cui il cinese in ragione delle esigenze degli utenti della città. «Il servizio di accoglienza è un supporto in più che vogliamo offrire ai nostri utenti – spiega il direttore generale Giuseppe Dal Ben – chi arriva è generalmente in ansia per sé o per un familiare, spesso ha bisogno di chiarimenti, di essere indirizzato o accompagnato. Perdersi all’interno della struttura dell’ospedale dell’Angelo è facile». Il progetto è nato proprio per questo e segna l’ingresso degli studenti del mondo della scuola nell’ospedale come esperienza sul campo di formazione professionale. Dal canto loro, le tre ragazze sono contentissime. «Le persone accettano di buon grado l’aiuto – spiegano – il commento più frequente? “Finalmente”». Ieri anche la preside del Gritti, Emanuela Cecchettin, ha sottolineato l’importanza dell’esperienza di tirocinio in un contesto delicato come quello ospedaliero, che richiederà agli studenti di mettere in campo tutte le conoscenze acquisite ma anche un savoir faire necessario per chi, come i ragazzi del Gritti, un domani vorrà rapportarsi con il mondo alberghiero e della ristorazione.
Corriere del Veneto – 29 gennaio 2013