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Mici abbandonati, ci sono 131 esposti «Servono i gattili, è un allarme rosso». L’Enpa chiede aiuto: «Tutto sulle spalle dei volontari, intervengano i sindaci»

C’è la piccola Vittoria soprannominata Chewbecca per la somiglianza con il personaggio di Guerre Stellari, ritrovata quasi cieca in una scatola da scarpe davanti a una scuola a Vittorio Veneto. C’è Sushi, ritrovato spaventato e sporco dentro un cespuglio a Conegliano. E poi ci sono quelli ai quali è andata peggio, scaraventati dai finestrini in corsa, abbandonati in mezzo ai campi, preda di volpi e tassi o investiti dalle auto. Sono i gatti che ogni anno vengono abbandonati, perché frutto di cucciolate non desiderate di gatte non sterilizzate. Un fenomeno che per Enpa Treviso è andato oltre l’emergenza.

I numeri parlano chiaro, a luglio 2017 sono già 336 i micetti abbandonati, contro i 398 di tutto il 2016. Maglia nera il comune di Vazzola con 24 bestiole seguito dalle 15 di Treviso. E i volontari non ce la fanno più, perché quei cuccioli spesso di pochi giorni, vanno allattati e curati, nutriti e accuditi e va loro cercata una famiglia (649 quelli dati in adozione lo scorso anno). Una situazione «da allarme rosso» che ieri, ha portato il presidente Adriano De Stefano e Claudia Mei insieme al legale dell’Enpa Giuseppe Lamedica a depositare in procura, 131 esposti a carico di ignoti per l’abbandono di 300 gatti: «Sappiamo che sarà difficile individuare i responsabili, ma non possiamo più esimerci dal denunciare quello che è un reato anche se per molti, abbandonare o sopprimere un cane o un gatto per liberarsene è considerato normale». L’iniziativa vuole soprattutto richiamare l’attenzione su un problema che riguarda in particolare i gatti: «Per i cani ci sono i canili e c’è tutta una normativa che prevede la partecipazione alle spese di cura e gestione da parte dei comuni e delle aziende sanitarie – spiega Claudia Mei -. Per i gatti non c’è nulla. Solo i volontari con tutte le spese a carico. Per nutrire e curare i 300 gatti abbandonati quest’anno, spediamo circa 2 mila euro al mese».

E poi ci sono le sterilizzazioni pagate dall’associazione. Alcuni veterinari applicano prezzi calmierati e un grande aiuto lo fornisce il servizio veterinario dell’Usl 2 nel canile sanitario di Ponzano Veneto. Ma non basta. «I gatti – spiega Mei -, sono di proprietà del sindaco del Comune nel quale vengono abbandonati, per questo ci appelliamo a loro». Al momento non ci sono leggi che vincolino le amministrazioni, unica spesa prevista è quella per i microchip dei gatti che vivono nelle colonie feline registrate (722 quelle aperte in provincia dal 2006).

Enpa si rivolge quindi a comuni, Regione e Usl 2 e chiede di essere sentita dalla Conferenza dei Sindaci: «Chiediamo alla Regione di sovvenzionare la costruzione di gattili pubblici, all’azienda sanitaria di farsi carico delle spese per i farmaci e le sterilizzazioni dei gatti abbandonati, ai comuni un aiuto per le spese di mantenimento e l’organizzazione (prevista dalla legge) di corsi di formazione e prevenzione. Abbiamo chiesto aiuto anche all’ordine dei veterinari affinché, con Usl e comune, si realizzino campagne di sterilizzazione a prezzo calmierato dei gatti di proprietà. Solo così possiamo provare ad arginare il fenomeno».

Milvana Citter – Il Corriere del Veneto – 3 agosto 2017

 

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