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Montecchio e Arzignano. Nuovo ospedale unico Usl 5, l’avvio dei lavori fra un mese. C’è anche l’ultima firma. Pavesi: ora rispettare le scadenze

C’è l’ultima firma per il nuovo ospedale unico di Montecchio Maggiore e Arzignano, e ora le ruspe sono attese entro un mese. «L’iter è concluso – fa sapere il commissario dell’Usl 5 Giovanni Pavesi – partiamo senza contrattempi, ed è di ottimo auspicio». In parallelo, nei giorni scorsi ad Arzignano si sono moltiplicate voci di uno spostamento e accorpamento dell’Ostetricia arzignanese a Valdagno: «Nessun progetto del genere è imminente, non ci sono decisioni prese» precisano dall’azienda sanitaria.

Il bando per la costruzione del nuovo polo ospedaliero unico era stato assegnato già qualche settimana fa, all’azienda rodigina Guerrato Spa. Ma in questo arco di tempo in realtà non era ancora stata messa la parola «fine»: la legge impone un periodo di attesa prima della formalizzazione del contratto, a garanzia del corretto svolgimento della procedura di aggiudicazione e di eventuali ricorsi. La sottoscrizione formale è arrivata ieri: «Ora ci intendiamo di continuare rispettando le scadenze» osserva Pavesi. La programmazione del cantiere è stata divisa in fasi funzionali, per garantire l’attività sanitaria all’interno degli spazi già esistenti. I lavori saranno realizzati per stralci: il primo (da 40 milioni di euro) si concluderà fra tre anni e comprenderà la realizzazione di Pronto Soccorso, area degenze chirurgiche e mediche e sale operatorie. Il polo unico una volta completato conterà 277 posti letto contro i 217 di oggi (dei due ospedali), suddivisi in 34.500 metri quadrati sviluppati su 8 piani.

La realizzazione della nuova struttura comprenderà modifiche all’attuale suddivisione dei reparti fra Montecchio e Arzignano. E, in questo senso, in questi giorni si parla ad Arzignano di un incontro dei vertici sanitari nel reparto di Ostetricia, per un possibile accorpamento del punto nascite all’analogo reparto del San Lorenzo di Valdagno. «Fin che sono chiacchiere non commento, Pavesi mi ha detto che darà una risposta sull’argomento dopo Pasqua» osserva il sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin. Interviene in merito la stessa Usl, negando che per l’Ostetricia arzignanese «ci sia alcun progetto imminente di accorpamento. Piuttosto, è vero che per consentire l’avanzamento dei lavori di costruzione ci sarà da affrontare il tema dello spostamento di alcuni reparti da Montecchio. A questo riguardo tuttavia nessuna decisione è già stata presa. Sarà fatta una valutazione strettamente tecnica, d’intesa con i sindaci del territorio».

Il Corriere del Veneto – 24 marzo 2016 

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