In lista Bombassei, Vezzali e Sechi. Poi attacca: «A sinistra c’è chi soffoca la crescita»
ROMA – «Bisogna andare a toccare le retribuzioni senza però cadere nella demagogia che impedisce allo Stato di assumere competenze molto alte che vanno strappate al mercato». Lo ha detto il premier Mario Monti a Tgcom24, riferendosi agli stipendi dei dipendenti pubblici, e aggiungendo di ritenere indispensabile il dimezzamento dei parlamentari nell’ambito di riforme istituzionali.
«Non dico tutta, ma una parte della sinistra pone molta attenzione in teoria all’aspetto disuguaglianze, ma spessosoffoca i meccanismi per la crescita, che sono basati su efficienza produttitvità e competitività», ha poi affermato il premier. Sono stato «costretto» ad aumentare le tasse «perché alcuni irresponsabili hanno portato a quella situazione» finanziaria, «ma adesso che il Paese è salvo c’è una prospettiva di «riduzione graduale delle tasse», ha aggiunto il premier.
Per rispondere alla disoccupazione serve anche «che nelle imprese l’utilizzo del lavoro sia sempre fatto in condizioni di sicurezza, ma in modo giustamente flessibile» con «un sistema di protezione sociale» moderno, ha poi sottolineato Monti.
«Per ridimensionare il settore pubblico occorre una spallata dei cittadini, ma non con la rabbia, la protesta o il non voto, ma scegliendo di votare chi non ha legami con organizzazioni che vogliono bloccare il Paese», ha detto ancora Monti.
«Mentre alcuni a parole attaccano il sistema capitalistico io l’ho castigato con i fatti, si rileggano i ritagli dei giornali», ha continuato il premier, ricordando la sua attività come Commissario Ue alla concorrenza. Inoltre Monti ha spiegato di aver «cambiato la posizione dell’Italia» sulla tassa alle transazioni finanziarie.
«Con la mia decisione penso di essermi messo dalla parte della gente comune che ha grande diffidenza verso la politica. Ho pensato che valesse la pena scendere dal piedistallo» e mettermi «dalla parte degli esclusi che non riescono a trovare lavoro», ha sottolineato poi Monti. «È vero, non sono più al di sopra delle parti, sono equidistante dalle parti politiche di destra e sinistra, anche se sono termini un po vecchiotti, e cerco di mettermi dalla parte dei cittadini», ha aggiunto. In un altro passaggio dell’intervista il premier ha sottolineato che «l’emergenza non è finita. È superata quella finanziaria ma ora siamo in emergenza economica e sociale» contro la quale «occorre mobilitare i riformatori contro i privilegi, le tutele eccessive, i corporativismi e le lobby».
Le candidature. Saranno candidati con noi Alberto Bombassei, presidente di Brembo, Valentina Vezzali, schermitrice e olimpionica, e Mario Sechi direttore de Il Tempo, ha poi annunciato Monti. Il premier ha detto che anche la presidente del Fondo Ambiente Italiano, Ilaria Borletti Buitoni sarà della “squadra”.
9 gennaio 2013