Blitz contro la panificazione illegale a Napoli e provincia. C’era anche legna verniciata con chiodi tra il materiale da ardere adoperato in alcuni dei 17 forni e depositi di prodotti per la panificazione sequestrati dai carabinieri nel corso di un’operazione che ha portato al sequestro di 3,2 tonnellate di pane «illegale».
Nel mirino dei carabinieri sono finiti i venditori abusivi che, soprattutto la domenica, commerciano lungo le strade, i negozi di alimentari e anche i supermercati.
VENDITORI ABUSIVI DELLA DOMENICA – Sanzioni per un totale di 40 mila euro e una cinquantina le persone denunciate per inosservanza alle discipline inerenti all’igiene e alla produzione e commercializzazione dei prodotti. I forni sequestrati si trovano a Frattamaggiore, Arzano, Pomigliano d’Arco, Sant’Anastasia, Acerra, Brusciano, Castello di Cisterna, Giugliano in Campania, Villaricca, Sant’Antimo, Somma Vesuviana e Torre Annunziata: sono totalmente abusivi e in condizioni igieniche pessime. Nel quartiere della Sanità, a Napoli, è stato anche scoperto un deposito abusivo dove il pane veniva conservato senza rispettare le norme igienico sanitarie prima di essere imbustato e distribuito anche in alcuni ristoratori della zona. Il pane sequestrato verrà consegnato allo zoo e ai canili municipali.
IN AUMENTO FRODI ALIMENTARI – Con la crisi aumentano le frodi alimentari con un incremento del 170% del valore di cibi e bevande sequestrate perché adulterate, contraffate o falsificate. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dell’attività svolta dai carabinieri dei Nas dal 2007 al 2013. Nei primi nove mesi del 2013 sono stati sequestrati beni e prodotti per un valore di 335,5 milioni di euro soprattutto con riferimento a prodotti base dell’alimentazione come carne (24%), farine pane e pasta (16%), latte e derivati (9%), vino e alcolici (8%), ma anche in misura rilevante alla ristorazione (20%).
PREZZO DEL PANE – Il prezzo medio del pane – informa la Coldiretti – si dimezza da Venezia, dove si spende 4,65 euro al chilo, a Napoli dove costa 2,01 euro al chilo e raggiunge il minimo tra le grandi città, mostrando però una variabilità tra le diverse città con valori che variano tra i 3,80 euro al chilo a Bologna, 2,94 a Torino, 2,74 euro a Palermo, 2,43 a Roma e 2,67 a Bari. «Con la crisi – continua Coldiretti – il 78% ha tagliato sulla spesa per il pane, con il 42% dei cittadini che nel 2013 ha ridotto le quantità acquistate mentre il 36% si è orientato verso tipi meno costosi.
Corriere.it – 20 ottobre 2013