Il Parlamento ha dato una grande prova», ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, lasciando la basilica di Assisi al termine del concerto di Natale.
Cosa pensa dei deputati che non hanno partecipato al voto? «Io non so come sono andate le cose dal punto di vista delle assenze e delle presenze – ha risposto Napolitano – Credo che comunque il Parlamento abbia dato una grande prova nel seguire la discussione sulla manovra e coronarla con l’approvazione». Oltre che a Monti dobbiamo aggrapparci anche a San Francesco patrono d’Italia? A questa domanda di un giornalista, il capo dello Stato ha risposto: «Dobbiamo aggrapparci soprattutto a noi stessi».
I SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA
«Il nostro giudizio continua ad essere quello di una manovra che non ha i tratti di equità che avrebbe dovuto avere e che comunque bisogna provare ad ottenere». Lo ha detto il segretario della Cgil Susanna Camusso durante un convegno a Padova, da dove ha ribadito che «continua ad essere una manovra profondamente squilibrata sulla tassazione del lavoro dipendente, delle pensioni e delle famiglie. C’è un tratto che va corretto -ammonisce- anche per gli effetti recessivi che avrà sul paese intermini di potere di acquisto, e in termini anche di contrasto alla progressiva riduzione dell’apparato produttivo».
«Non bisogna dimenticare che i dati sulla produzione industriale negli ultimi mesi sono in totale calo – avverte la leader della Cgil – le previsioni sull’occupazione sono pessime. Quindi, da quanto punto di vista gli effetti antirecessivi che erano necessari non ci sono». E Susanna Camusso avverte «noi siamo sempre diffidenti che ci sia una “fase prima” e una ’fase secondà perchè la sensazione è che la seconda non arrivi mai. È evidente -conclude- che adesso tutti gli sforzi vanno fatti per coreggere le cose più inique della manovra e per avviare una fase di crescita».
E da Montecitorio il leader della Cisl, Raffaele Bonanni sferra l’attacco a Confindustria: «Marcegaglia è l’unica che ha avuto soldi da questa manovra e a darli siamo stati noi». Poi l’affondo a Monti: «La manovra del Governo sembra fatta da mio zio che non capisce nulla di economia ed è fatta solo per fare soldi subito». «Non ci rassegniamo, andiamo avanti e chiediamo di cambiare questa manovra iniqua che è contro lavoratori e pensionati». Il numero uno della Cisl ha assicurato che la protesta dei sindacati proseguirà. «Proseguiremo fino a Natale e continueremo anche dopo». Secondo Bonanni «non c’è equità», ma la battaglia «non è persa: incalzeremo il Governo. Sì, è stato cambiato qualcosa, ma la natura sbagliata della manovra non ci convince».
Lastampa.it – 17 dicembre 2011