Nutraceutica. A Verona varato network dell’alimentare per la salute
È nato a Verona il nuovo polo italiano della nutraceutica; l’obiettivo è dare un’arma in più all’industria alimentare, favorendo un comparto che trova in Veneto uno dei suoi punti di forza e che solo in questa provincia ha registrato nel 2011 un export di 864,7 milioni, in aumento rispetto all’anno precedente del 16 per cento.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione fra due aziende: Total quality food, che da vent’anni si occupa di consulenza legale e di marketing, e Aptuit, la multinazionale americana che due anni fa ha rilevato il centro ricerche Glaxo, con le sue strutture e il personale (circa 400 addetti).
La partnership interessa il settore degli alimenti con funzioni benefiche sulla salute: un mercato mondiale che nel 2011 è stato stimato in circa 150 milioni di dollari, in crescita del 6,5%, che si prevede potrà arrivare a 200 milioni nel 2016. La registrazione di nuovi ingredienti o di nuove indicazioni è però una procedura rigorosa e richiede un supporto scientifico inattaccabile: «Su oltre 44mila claim presentati nell’Unione europea, solo un migliaio è stato approvato dall’Efsa, l’autorità per la sicurezza alimentare – spiega Giuseppe Patat, amministratore di Tqf, che certifica etichettature in 147 Paesi – Se la procedura non è corretta, il rischio è anche di sanzioni economiche».
Per Lucio Da Ros di Aptuit, l’iniziativa consente di «allargare il nostro raggio di azione, tradizionalmente legato alla ricerca farmaceutica, anche al campo nutrizionale, forti di strumentazioni di alto livello ed esperienza». Il servizio fornito andrà dalle ricerche di mercato e preliminari alla ideazione e formulazione di nuovi alimenti con caratteristiche innovative, dalla progettazione di studi clinici mirati alla validazione della “promessa al consumatore” alla preparazione dei dossier da sottoporre alle autorità internazionali.
L’occasione del debutto ha visto anche la presentazione di alcuni di questi nuovi prodotti; fra gli altri lo zucchero e la farina “frenati” che, grazie a una procedura brevettata, aggiunti agli ingredienti tradizionali consentono di preparare biscotti e merendine che non innalzano l’indice glicemico.
«L’accordo è la prova che il networking fra imprese può diventare l’incubatore di nuove opportunità – dice Michele Bauli, vicepresidente degli industriali veronesi -. È parte del ruolo di Confindustria agevolare la conoscenza e l’incontro fra le imprese così da favorire nuove eccellenze. Anche alle aziende più piccole e meno strutturate saranno accessibili sistemi di ricerca e innovazione che altrimenti sarebbero irraggiungibili».
LA PAROLA CHIAVE
Nutraceutica
Fusione dei termini “nutrizione” e “farmaceutica”: si tratta di una nuova generazione di prodotti alimentari privi di sostanze dannose per la salute (ad esempio alcuni grassi) o, al contrario, contengono fattori che ne aumentano le caratteristiche positive
Barbara Ganz – Il Sole 24 Ore – 6 ottobre 2012