“La medicina veterinaria è costantemente su tutti i fronti che riguardano l’agricoltura, la zootecnia, l’alimentazione e la convivenza uomo-animali”. E’ quanto affermato dal Segretario Nazionale Aldo Grasselli alla presentazione del progetto “One Health Ambassador”, realizzato da Boehringer Ingelheim ed Edra, e presentato ieri presso la Sala Caduti di Nassirya al Senato della Repubblica, su iniziativa del Senatore Francesco Zaffini, Presidente della 10° Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale.
Un percorso che ha l’obiettivo di valorizzare e trasformare medici di famiglia, medici veterinari e farmacisti in informatori di prossimità sui temi della salute globale.
“Il 90% della massa animale non è governata dall’uomo, ma vive libera e selvatica” e comporta problemi, come quello attualissimo della crisi della suinicoltura, ha precisato Grasselli che fa parte del board scientifico del progetto.
“Serve una sorveglianza epidemiologica degli ambienti selvatici per capire se si stanno sviluppando condizioni di trasmissione degli agenti patogeni tra gli animali che possono portare allo sviluppo di nuove pandemie” ha concluso.
Il progetto
Si tratta di una vera e propria “chiamata all’azione” per tutti i professionisti sanitari che nella pratica di ogni giorno si distinguono per impegno e attenzione nei confronti della salute globale. Un Comitato scientifico indipendente e autorevole di esperti, costituito dalle principali associazioni e società scientifiche del sistema salute, identificherà gli operatori sanitari – tra medici di medicina generale, medici veterinari e farmacisti – che agiscono in modo virtuoso e replicabile, individuando dei punti di riferimento per la diffusione della visione One Health e assegnando loro il riconoscimento di One Health Ambassador.
L’obiettivo del progetto, a cui farà seguito un rapporto conclusivo, è far interagire tra loro le tre diverse professioni per prevenire potenziali future epidemie grazie a corretti comportamenti e, in prospettiva, costruire una ricerca epidemiologica integrata su uomo, animali e ambiente. L’approccio One Health, infatti, prevede una visione olistica, una prospettiva integrata e multidisciplinare, che ha ormai trovato l’appoggio della comunità scientifica e sta sempre più ottenendo il riconoscimento delle istituzioni come strategia fondamentale per affrontare le sfide sanitarie.