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Orario di lavoro e riposi, i sindacati ribadiscono il no alle deroghe sull’entrata in vigore delle norme europe. Oggi incontro all’Aran

È previsto per oggi all’Aran l’incontro per dirigenza medica e comparto sulla questione orari di lavoro e riposi. L’incontro arriva dopo la fumata nera della scorsa settimana e nel frattempo le posizioni non sono cambiate. In discussione sono eventuali deroghe alla normativa europea sugli orari di lavoro, che entrerà in vigore in Italia a partire dal prossimo 25 novembre, così come proposto dal Comitato di settore delle Regioni.

Una proposta inaccettabile per le organizzazioni sindacali dei medici, che ribadiscono, con riferimento a Governo e Regioni, «il fallimento di chi ha avocato a sé da tempo l’organizzazione del lavoro e che oggi dichiara che essa è fondata sull’uso intensivo fino all’abuso del lavoro professionale tanto da rischiare il crollo se riportata a legittimità».

Le organizzazioni sindacali si dicono comunque pronte «a un approfondimento a valenza contrattuale non sulle deroghe, alle quali rimangono contrarie, ma sulle ripercussioni dell’applicazione della normativa su orario, dotazione organica, sicurezza delle cure, quantità e qualità dei servizi erogati. A condizione che siano integralmente rispettate le prerogative esclusivamente nazionali della contrattazione, ripristinati gli istituti organizzativi contrattuali del lavoro che l0invarianza di spesa non continui a giustificare i fenomeni scandalosi del precariato e dei contratti atipici e che si manifestino segnali di attenzione verso chi sostiene quello che resta del Ssn, anche attraverso provvedimenti legislativi in itinere». Il ministro Lorenzin intanto continua a negare la possibilità di proroghe. «La normativa sui nuovi orari di lavoro, per i medici deve entrare in vigore: non ci saranno slittamenti» ha ribadito.

M. Mal – doctor33 – 18 novembre 2015 

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