«Sembrano quei bambini dell’asilo che si fanno i dispettucci e che litigano su chi abbia fatto il disegno più bello. Ecco: mi viene in mente proprio questa scena quando vedo i nostri politici che, sulla pelle dei cittadini, giocano a chi è più furbo e a chi ce l’ha più lungo». Quello del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti, in merito all’ultima puntata della telenovela del nuovo ospedale di Padova, è un giudizio amaro e molto severo.
D’altra parte, era inevitabile che fioccassero le critiche per l’ulteriore rallentamento dell’iter del nuovo ospedale di Padova che doveva ripartire senza ostacoli già mercoledì. La vicenda è nota: il tavolo istituzionale convocato dal governatore Luca Zaia con l’obiettivo di collocare definitivamente il futuro polo sanitario nell’area di San Lazzaro indicata dal sindaco Massimo Bitonci si è trovato a sorpresa di fronte alla lettera del sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano che, su richiesta del presidente della Provincia Enoch Soranzo ha dato la disponibilità dello spazio dell’Allegri per la realizzazione del nuovo ospedale. La via non sembra percorribile tanto che l’Enac ha già smentito la Difesa, ma ci vorrà un altro mese per avere il diniego formale.
Nonostante la competenza sullo scalo di via dei Colli spetti all’Enac e non al ministero della Difesa per procedere serve infatti un documento da mettere agli atti che spazzi via le ipotesi alternative a Padova Est prima di poter cominciare a disegnare il polo sanitario. In attesa del nuovo tavolo convocato per il 26 gennaio prossimo, il grillino Berti che è vicepresidente della Commissione Sanità in Regione non risparmia però Bitonci. «A dire il vero il primo a fare dispettucci è stato Bitonci – continua Berti -. Noncurante di un preciso accordo di programma siglato tra Regione, Comune, Azienda Ospedaliera, Università e Iov, ha cancellato il progetto di Padova Ovest solo perché l’area non era stata scelta da lui». In realtà, a guardare i conti presentati dal sindaco, Padova Ovest sarebbe costata molto di più del progetto in corso visto che sarebbe stato necessario espropriare mezzo milione di metri quadrati per un totale di almeno 50 milioni di euro.
L’unico che resta fuori dalle critiche è il rettore del Bo che mercoledì ha presentato il progetto di realizzazione dell’ospedale facendo in pochi mesi quello che l’università non aveva fatto negli ultimi anni. «L’università ha lavorato bene – aggiunge il consigliere regionale del M5S -. Prima dei muri vengono i medici, i pazienti, i professori, gli studenti e i ricercatori. Cioè tutti quelli che concretamente fanno grande la sanità padovana».
Al netto della necessità di fare presto e bene, Berti però ammette che l’Allegri sarebbe un’ipotesi interessante. Dello stesso parere naturalmente il presidente Soranzo che continua a premere sull’aeroporto di via dei Colli, tanto che ieri ha scritto a Zaia, informandolo di aver messo a disposizione dell’Esercito un’area della Provincia dove spostare le strutture militari per liberare eventualmente l’Allegri.
Davide D’Attino – Il Corriere del Veneto – 18 dicembre 2015