«Nata per far incontrare scienziati e imprese». Pavin: «Il progresso può aiutare le aziende che vogliono rilanciarsi»
PADOVA — Ricerca e impresa legate saldamente a doppio filo, per sfruttare a pieno le intelligenze nostrane e rilanciare un mondo aziendale stremato dalla crisi. La strada è ancora lunga ma il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) la vuole percorrere fino in fondo, come fa capire il protocollo siglato ieri mattina con la Regione.
Nell’area di corso Stati Uniti del Cnr, a Padova, sorgerà una cittadella della ricerca da 7 mila metri quadrati, a stretto contatto con i laboratori di «Veneto Nanotech» e la torre della Fondazione Città della Speranza, immersa nel tessuto produttivo della zona industriale. Otto milioni d’investimento a carico del Cnr, 2 dei quali (limite massimo, ancora da stanziare) in arrivo da Palazzo Balbi, che trasferirà a Padova l’Urtt, Ufficio regionale di trasferimento tecnlogico, giunto quasi al sesto anno di vita. Sarà «Veneto Innovazione» presieduta da Raffaele Zanon a gestire l’intera struttura, che avrà il compito di far dialogare con lo stesso linguaggio ricerca e imprese. La ricerca non può essere fine a se stessa, ma deve servire a quelle aziende che vogliono rilanciarsi, sapendo innovare con lo sguardo attento alle biotecnologie e quindi, di conseguenza, internazionalizzare aggredendo i mercati emergenti.
Corriere del Veneto – 4 dicembre 2012