Padova Ovest, ospedale fantasma ma alla città costa già 35 mila euro. Sono le spese legali che Comune e Ao devono sostenere per resistere al Tar
di Sabrina Tomè. Non verrà mai costruito eppure, ai cittadini, costa già 35 mila euro. Così, per il solo fatto di non esistere. Si tratta dell’ospedale di Padova Ovest e la somma si riferisce alle spese legali che due enti pubblici – Azienda ospedaliera e Comune di Padova – hanno dovuto sborsare per affrontare il ricorso al Tar da parte di Finanza e Progetti.
Una cifra a cui occorre aggiungere lo stanziamento della Regione che si avvale dell’Avvocatura regionale. E, in futuro, forse anche quello dello Iov che ha contattato un legale per valutare il da farsi e nelle prossime ore deciderà se procedere o meno. Ma questi sono solo gli impegni economici iniziali, quando non è stata celebrata ancora alcuna udienza; importi destinati a lievitare se le cose andassero per le lunghe e nell’ipotesi di eventuali ricorsi al Consiglio di Stato.
La prima seduta comunque è alle porte: si terrà a gennaio, davanti al tribunale regionale che dovrà pronunciarsi sul ricorso di Finanza e Progetti spa. La società chiede agli enti pubblici – e quindi in ultima istanza ai padovani – 156 milioni di euro per la mancata attuazione del project e ha impugnato a Venezia la delibera regionale con cui veniva dichiarata la perdita di pubblico interesse per l’area di Padova Ovest. Illegittima per violazione di legge ed eccesso di potere: questa la contestazione della società. La Regione ha naturalmente deciso di resistere in giudizio, ma non solo: ha anche presentato domanda riconvenzionale nei confronti del Comune di Padova. In altre parole: non solo non intende pagare la società, ma se i danni verranno riconosciuti, allora, la competenza a liquidarli è di Palazzo Moroni per «violazione degli obblighi assunti con la sottoscrizione dell’accordo del 2 luglio 2013», quello appunto di Padova Ovest. Il Comune ha pertanto deliberato di resistere in giudizio sia nei confronti di Finanza e Progetti che della Regione stanziando la somma di 20.427 euro per spese legali. Gli avvocati ingaggiati sono Francesco Segantini, Fulvio Lorigiola e Domenico Menorello (l’ex assessore alla Mobilità nella giunta Destro). In campo è scesa anche l’Azienda ospedaliera in considerazione della «rilevanza del contenzioso in essere», «pur ritenendo immune da censure il comportamento tenuto in proposito e pur considerando come non vengano censurati dalla ricorrente provvedimenti direttamente riferibili a questa Azienda», ha deciso di resistere al Tar. A tal proposito ha stanziato 15 mila euro incaricando l’avvocato Bruno Barel. Lo Iov sta valutando se procedere, mentre l’Università, al momento, non ha ancora preso alcuna decisione riservandosi però la possibilità di intervenire successivamente. Insomma i 35 mila euro sono solo l’inizio.
Il Mattino di Padova – 18 dicembre 2014