Medico nutrizionista e food teller, Federico Francesco Ferrero ha fatto del cibo, che per lui è sempre stata una passione, la sua professione. Sul suo sito internet (www.federicofrancescoferrero.com) spiega: «Ho dedicato la vita ad approfondire tutti gli aspetti dell’universo cibo: dalla nutrizione all’enogastronomia, dal marketing del food alla psicoanalisi del cibo, dalla cucina all’antropologia alimentare».
Nel suo ampio curriculum, oltre alle qualifiche accademiche, dal 6 marzo 2014 c’è anche il prestigioso titolo di MasterChef d’Italia.
Lei in qualità di medico nutrizionista consiglia ai suoi pazienti di consumare regolarmente carne bovina?
«Sì, soprattutto a bambini e adolescenti. E’ dimostrato che, nel corso della storia dell’umanità, due eventi hanno influito positivamente sull’evoluzione: la scrittura e la cottura della carne. La carne fa parte da sempre dell’alimentazione delle classi socialmente avvantaggiate, e a ragione. La carne bovina apporta infatti proteine, vitamine e sali minerali fondamentali e, come sanno tutti, il suo consumo è cruciale nell’assorbimento del ferro. Come per ogni alimento pregiato, va scelta privilegiando la qualità alla quantità».
Esistono rischi reali per la salute di chi consuma regolarmente carne bovina?
«L’unico rischio potrebbe essere quello di mangiare carne di scarsa qualità, prodotta in maniera artificiale: la provenienza e la tracciabilità, che alcune leggi europee vorrebbero limitare, sono quindi importanti. Il consumo eccessivo inoltre, come per qualsiasi alimento, è da evitare. Anche mangiare la pasta tutti i giorni, due volte al giorno, non è salutare».
La carne bovina prodotta in Italia, e in particolare in Piemonte, è realmente sicura?
«La carne piemontese è tra le migliori del mondo. Certo, possono esserci dei cattivi allevatori. Per questo bisogna rivolgersi a un macellaio o a un produttore di fiducia, o affidarsi alle associazioni di produttori che seguono un disciplinare di qualità. La carne cruda, antica tradizione piemontese, è un alimento adatto ad atleti e bambini, e permette a chiunque di riconoscere facilmente la qualità del prodotto. Un palato allenato è il miglior alleato della salute».
La Stampa – 10 maggio 2015