Patroni Griffi: “Ex parlamentari esclusi” dalla norma anti-trombati
L’emendamento governativo che vieta incarichi dirigenziali pubblici a chi è stato candidato o eletto negli ultimi tre anni riguarda di fatto solo gli enti locali. Lo ha spiegato il ministro della Funzione pubblica, che oggi lo presentarà alla maggioranza in vista della discussione sul ddl anticorruzione. E sui condannati “decide il parlamento”
La norma “anti-trombati” non vale per i parlamentari. Lo ha spiegato il ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi, rispondendo alle domande dei giornalisti sull’emendamento governativo al ddl corruzione che esclude da incarichi dirigenziali pubblici chi è stato candidato o membro di un’assemblea elettiva nei tre anni precedenti. ”L’emendamento non riguarda gli ex parlamentari”, ha precisato Patroni Griffi a margine di un convegno School of Government Luiss e Scuola Superiore della Pubblica amministrazione. “Il divieto riguarda gli incarichi assunti nello stesso ente in cui si è svolta l’attività politica. Quindi, a meno che uno non voglia fare il segretario generale di una Camera non lo riguarda”. Infatti, ha continuato, ”la norma riguarda essenzialmente la vicinanza tra l’ente locale in cui si è svolta l’attività politica e l’ente locale che conferisce l’incarico dirigenziale”.
Altro punto delicato, l’emendamento dell’Udc sulla incandidabilità dei condannati in sede penale: “Credo che questa sia materia che riguarda il Parlamento – ha spiegato il ministro – perché riguarda i requisiti per essere eletti”.
Il disegno di legge anticorruzione prosegue il suo iter tormentato. Oggi alle 17 lo stesso ministro Patroni Griffi presenterà la nuova versione dell’”anti-trombati” al vertice di maggioranza, in vista della prosecuzione dei lavori domani in aula. “Sono abbastanza ottimista che sicuramente si troverà una soluzione”, ha affermato ancora il ministro. ”Su una normativa di questo genere, di cui si avverte l’esigenza a livello di opinione pubblica e di funzionamento del sistema”, ha aggiunto.
Il Fatto quotidiano – 4 giugno 2012