La Regione: «Attiveranno 6 miliardi di interventi». Patto per il Veneto, il tavolo con le categorie produttive, al via la «Fase 2».
Il tavolo attivato dalla Regione insieme alle autonomie locali, agli imprenditori, alle associazioni agricole e del commercio, agli artigiani, ai sindacati ed alle università, con lo scopo di individuare gli interventi più opportuni da mettere in campo di qui ad un anno per uscire dalla crisi e rilanciare l’economia veneta, ha deliberato ieri (con la contrarietà della Cgil e della Uil, che hanno ribadito la posizione già espressa nei mesi scorsi) l’attivazione di 36 nuove azioni che grazie ad un finanziamento di 509 milioni 563 mila euro, dovrebbero fare da volano a 6 miliardi di investimenti (altri 3 miliardi erano stati preventivati nella «Fase 1»).
Alle cinque priorità stilate il 5 maggio scorso (imprese; lavoro e welfare; giovani; territorio; riforma della pubblica amministrazione) ne è stata aggiunta ora una sesta, l’ambiente, che assorbirà ben 365 dei 509 milioni appena stanziati: alle voci principali, 129 milioni destinati alla difesa del suolo, 82 milioni per il sostegno dell’edilizia abitativa, 68 milioni dedicati alla green economy ed al risparmio energetico. Quanto agli altri settori d’intervento, extra ambiente, 93 milioni 984 mila euro vanno al territorio, area all’interno della quale è stata individuata la priorità «riutilizzo delle aree produttive dismesse», ossia i capannoni abbandonati, alle quali si tenterà di mettere mano con 30 milioni di euro (4 milioni 791 mila euro per la sola riqualificazione di Porto Marghera) mentre per le «infrastrutture» sono stati stanziati altri 63 milioni, che verranno in parte utilizzati per la conversione a gpl del parco mezzi del trasporto pubblico locale. Altro settore, quello delle imprese, per cui sono stati previsti 49 milioni di euro, di cui 20 milioni per un fondo di rotazione per interventi di bonifica da parte di piccole e micro imprese a Marghera e, sempre per il Polo Chimico, 4 milioni per contributi in conto capitale finalizzati allo sviluppo del distretto dell’idrogeno.
Ma fino ad ora, com’è andata la «Fase 1»? Secondo l’ultimo report, datato 2 ottobre, risultano stanziati complessivamente 477 milioni 814 mila euro, di cui 236 milioni per l’impresa (il 64% per il sostegno alla piccola e media impresa attraverso il credito e la finanza); 142 milioni per i giovani (il 62% per incentivare l’inserimento lavorativo); 64 milioni per le infrastrutture. «Mi piace ricordare che il Patto vede tutta la giunta coinvolta – commenta il governatore Luca Zaia – Non buttiamo là cifre a caso, gli interventi hanno un cronoprogramma e viene valutata costantemente con la qualità della spesa. Sono cifre allocate nel bilancio regionale, in relazione alle quali c’è l’indicazione di chi seguirà l’investimento, quanto dovrà durare e quali sono le modalità». Zaia ha quindi annunciato che il 18 dicembre presenterà una nuova operazione messa a punto da Veneto Sviluppo e in quell’occasione renderà disponibile anche il quadro generale degli interventi della finanziaria regionale a favore delle imprese.
Corriere del Veneto – 5 dicembre 2012