L’Huffington Post. “Ne manderemo solo una piccola parte, ne spediremo circa 150 mila, entro Natale, perché non ci è stata data l’autorizzazione dai ministeri per superare il vincolo di spesa, la spesa per spedizioni è contingentata”. Lo afferma il presidente Inps Tito Boeri sull’operazione ‘Busta arancione’ per la simulazione della pensione futura.
Boeri ha spiegato come la spedizione della lettera riguardi” le categorie coperte”, nelle quali quindi non rientrano i lavoratori pubblici, e interessa quei soggetti “che non hanno il Pin”, ovvero il codice per l’accesso online per la simulazione della pensione. Boeri si è dunque augurato che “in legge di Stabilità possa essere sbloccata la spesa”, così “da inviare il grosso delle buste arancioni” subito dopo.
Il nome “Busta arancione”, deriva dalla scelta cromatica utilizzata dal primo Paese, la Svezia, che anni fa ha scelto di spedire a casa dei contribuenti l’importo della pensione futura. Anche in Italia, il colore della lettera che arriverà a casa sarà proprio arancione. La simulazione rappresenta soltanto una possibilità visto che inevitabilmente l’importo della pensione dipenderà infatti da molte variabili come anni di contribuzione, dinamiche di carriera e livello delle retribuzioni future. Tutti dati che è possibile modificare online, all’interno del simulatore. L’Inps fornisce quindi una sorta di scenario di base con informazioni in ogni caso molto preziose come l’importo della pensione, la data del pensionamento, la retribuzione al termine della propria carriera e il tasso di sostituzione, cioè il rapporto tra l’ultimo reddito da lavoro annuo e il primo assegno previdenziale.
1 dicembre 2015