Sarà l’Agea, l’ente che eroga gli aiuti europei all’agricoltura, a riscuotere le multe dagli allevatori per lo sforamento delle quote latte, ma lo farà con l’aiuto di Equitalia e della Guardia di Finanza.
La Legge di Stabilità del 2013 dovrebbe scrivere un nuovo capitolo della saga interminabile delle quote latte. Facendo un passetto indietro rispetto al passato.
Il nodo è la riscossione delle multe, circa 2 miliardi di euro, dovute da uno sparuto gruppo di allevatori (sono circa 650, quasi tutti del Nord). A luglio dello scorso anno, sotto la fortissima pressione della Lega Nord, il governo Berlusconi decise di dare un taglio netto ai metodi di riscossione di Equitalia, ritenuti troppo duri. Si decise la sospensione di tutti gli atti dell’agenzia pubblica e la loro remissione all’Agea, che avrebbe dovuto provvedere in merito secondo i mezzi tradizionali, ricorrendo cioè alla notifica delle sanzioni con l’ufficiale giudiziario e al giudice per gli atti esecutivi. La norma fu poi attenuata dopo l’intervento del Quirinale, ma oggi la manovra del governo Monti, rimette in pista la società di riscossione. Agea si appoggerà dunque a Equitalia per la riscossione, e alla Guardia di Finanza per le notifiche necessarie.
Il Corriere della Sera – 10 ottobre 2012