Uditi ieri, nel corso della seduta odierna della Commissione conoscitiva sui Pfas istituita presso il Consiglio regionale del Veneto, l’Assessore regionale all’Agricoltura Giuseppe Pan, i Direttori regionali delle aree sviluppo economico e agro-ambiente, i Presidenti delle province di Vicenza, Padova e Verona, i Presidenti di Confagricoltura, Coldiretti e CIA, nonché i Presidenti dei Consorzi di bonifica Adige Euganeo, Alta Pianura Veneta, Bacchiglione e LEB, ANBI Veneto e Consorzio Arica.
“Seduta importante e proficua, quella di oggi – ha dichiarato al termine dei lavori il Vicepresidente Alberto Villanova che, con il Presidente Manuel Brusco ed il Segretario Alessandro Montagnoli, forma l’Ufficio di presidenza della Commissione d’inchiesta – con numerosi auditi, in particolare l’Assessore Pan, che hanno spiegato ai Commissari la situazione attuale e lo stato dell’arte degli interventi messi in campo per rispondere all’emergenza Pfas soprattutto dal punto di vista dell’agricoltura e del territorio”.
“Il lavoro della Commissione prosegue – ha puntualizzato Villanova – perché sarà convocata una seconda volta per questa settimana, per la precisione giovedì pomeriggio, quando avremo in audizione le rappresentanze sindacali della Miteni. Ed a proposito del calendario dei prossimi appuntamenti, ricordo che ad oggi non abbiamo avuto risposte per quanto riguarda le audizioni del Ministero dell’ambiente e dell’Istituto Superiore della Sanità: si tratta di due audizioni alle quali teniamo in modo particolare; confidiamo di riceverla quanto prima per sapere quando li avremo ospiti della nostra Commissione”.
PFAS. COLDIRETTI ALLA COMMISSIONE: AGRICOLTORI DANNEGGIATI. NESSUNA RISORSA AGRICOLA DEVE ESSERE USATA PER TAMPONARE LE RESPONSABILITA’ ALTRUI
Coldiretti ha partecipato ieri alla seduta della commissione speciale d’inchiesta per le acque inquinate del Veneto. In relazione alla contaminazione di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) l’associazione si è espressa commentando positivamente le azioni fin qui intraprese sul monitoraggio dei pozzi e l’avvio di una campagna di raccolta campioni per le verifiche in zona rossa. Il recente provvedimento adottato dalla Regione non grava sulle aziende agricole e per Coldiretti si tratta di un passo importante verso il riconoscimento che l’agricoltura subisce il peso di questa situazione ambientale.
Tuttavia – ha detto il Presidente Martino Cerantola – il rischio connesso alla reputazione degli alimenti è alto, perché in assenza di dati certi sulla pericolosità non possiamo parlare di salubrità ma solo di percezione della stessa tale da rendere necessario un atteggiamento di prudenza. Per cui Coldiretti – ha continuato Cerantola – non è d’accordo sull’eventuale mobilitazione di risorse dall’agricoltura per rispondere ad un danno provocato da una matrice industriale. Cerantola si riferisce alla proposta ventilata al Tavolo di Verde di destinare 3milioni di euro del Programma di Sviluppo Rurale. Oltre a sottrarre risorse alle nuove generazioni che investono in campagna la soluzione è parziale – commenta Cerantola – perché i parametri di accesso all’aiuto sono selettivi. Meglio dunque individuare nella legge finanziaria dei fondi regionali che possono agevolare l’adesione in massa delle imprese coinvolte ed aiutarle a sopportare i costi di gestione oltre che gli interventi strutturali. In questi mesi le nostre fattorie non si sono rassegnate – ha concluso Cerantola – gli agricoltori per primi vogliono assicurare alla comunità prodotti sani e per mantenere una forte alleanza con il consumatore hanno provveduto a spese proprie alla conversione dell’approvvigionamento idrico o alle analisi, non solo per responsabilità morale soprattutto per una questione di buon senso”.
31 ottobre 2017