Difficoltà di accesso a servizi e farmaci, nuovi ostacoli anche per i ricoveri in ospedale: E ancora presunti casi di malasanità, liste di attesa lunghe, la medicina territoriale che non decolla così come la continuità assistenziale post-acuzie.
Sono alcuni degli aspetti più preoccupanti che emergono da XV Rapporto PiT Salute del Tribunale per i diritti del malato -Cittadinanzattiva, la fotografia della sanità italiana attraverso il punto di vista dei cittadini, presentato oggi a Roma all’Auditorium del ministero della Salute. Il Rapporto «Servizio sanitario nazionale e cittadini: lo Stato (A)Sociale» si basa sulle 26.470 segnalazioni gestite nel 2011 dal servizio di consulenza e intervento PiT Salute.
«Se invece di tagliare – si chiede Giuseppe Scaramuzza, coordinatore nazionale del Tdm – si investisse ad esempio nel miglioramento dell’organizzazione dei servizi territoriali, o nella efficace gestione del rischio clinico o nella valutazione dell’appropriatezza delle prestazioni ospedaliere? Sarebbe opportuno – osserva – incidere sui costi indiretti come ad esempio quelli derivanti dalla medicina difensiva, senza con ciò ridurre i margini per il riconoscimento dei risarcimenti dei danni provocati ai cittadini».
Malpractice. Resta la prima voce tra le segnalazioni. Il 16,3% dei cittadini si rivolge al PiT Salute per avere informazioni, consulenza ed eventualmente assistenza per casi di presunto errore medico; segnalano più frequentemente i presunti errori diagnostici e terapeutici, che dal 58,9% del 2010, sono saliti al 62,7% del 2011. Le segnalazioni sulle disattenzioni del personale sanitario, quei comportamenti che, pur non avendo causato un danno, rappresentano procedure incongrue e potenzialmente rischiose, rimangono pressocché invariate (12,9% del 2010, 12,1% nel 2011).
Liste d’attesa. In lieve flessione, si attestano al 15,4%, rispetto al 16% dello scorso anno. L’attesa per gli esami diagnostici indica un valore che passa dal 52,6% al 40,8% del 2011. Le visite di consulto specialistico presentano un trend in leggera crescita, dal 28,2% al 30,2% mentre ancora un effetto della carenza di strutture e personale incrementa il numero di segnalazioni che riguardano le liste d’attesa per gli interventi chirurgici: dal 19,2% del 2010 al 29,1% nel 2011. Per quanto riguarda gli esami diagnostici emerge, dalla rilevazione, un dato negativo per l’Oncologia, (il 20,4% dei segnalanti). Tra i valori in salita, di circa cinque punti percentuali, quello relativo alle eccessive attese nell’area radiologica (10,5% nel 2010, 15,4% nel 2011), in cui i cittadini lamentano ritardi dovuti alla ridotta disponibilità di apparecchiature nei presidi eroganti. Per le visite specialistiche, i maggiori problemi segnalati si riscontrano nell’area Oculistica (11 mesi rispetto agli 8 del 2010) e per una visita cardiologica (7,5 mesi rispetto ai 6 del 2010). E alcune regioni risultano totalmente inadempienti sulla redazione del piano di governo delle liste di attesa.
Handicap. Quest’anno le segnalazioni in tema di invalidità civile e handicap subiscono un notevole incremento rispetto allo scorso anno. Dal 10,3% del 2010 al 13,5% nel 2011 rispetto al complesso delle segnalazioni. L’esito dell’accertamento continua a essere l’aspetto che preoccupa maggiormente i cittadini portando le segnalazioni al 39,2% rispetto al 35,3% dello scorso anno. Anche la lentezza dell’iter burocratico registra un incremento, passando dal 26,3% nel 2010 al 28,4% nel 2011.
Informazione. Le segnalazioni relative alla carenza di informazione sono il 13% di quelle complessive; il dato mostra una lieve flessione rispetto allo scorso anno in cui le segnalazioni erano state il 14% sul totale. Rispetto ai dati in aumento si segnala la difficoltà d’accesso alla documentazione sanitaria che si mostra in fortissima crescita rispetto allo scorso anno passando dal 13,1% del 2010 al 17,2% del 2011. Anche la carenza di informazioni su prestazioni assistenziali, mostra un trend in crescita (dal 16,2% del 2010 al 16,5% del 2011). In questa voce ritroviamo sostanzialmente le richieste di informazioni in merito alla procedura di invalidità civile e handicap e sugli assegni di cura. La terza voce maggiormente segnalata dai cittadini riguarda l’assistenza sanitaria di base. Le segnalazioni aumentano in modo piuttosto netto passando dal 12,2% del 2010 al 16,2% del 2011.
Per quanto riguarda la carenza di informazioni sulle prestazioni per patologie oncologiche le segnalazioni aumentano in modo sostanzioso attestandosi a un 7,8% quest’anno rispetto al 6,5% dello scorso anno. Sale anche la voce relativa al consenso informato, dal 4,1% del 2010 al 5%. Le informazioni sull’assistenza farmaceutica infine aumentano in modo evidente dal 2,5% del 2010 al 3,3% del 2011. Anche in questo ambito ciò che é vissuto dai cittadini é un grande senso di smarrimento.
Territorio. Più di un decimo delle segnalazioni totali (11,6%) riguarda l’ambito dell’assistenza territoriale, una tendenza che confernma quanto già evidenziato lo scorso anno. Per quanto riguarda l’assistenza primaria di base si nota un incremento piuttosto marcato (dal 23,8% del 2010 al 25,9% del 2011). Per l’assistenza domiciliare invece si nota una diminuzione (dal 16,3% al 14,3%).
Accesso ai servizi. Subisce un deciso incremento rispetto allo scorso anno (dal 9,7% del 2010 al 10,8% del 2011). È la difficoltà d’accesso ai servizi sanitari, dovuta in larga parte all’aumento dei costi e al ridimensionamento dei servizi e prestazioni a spingere maggiormente i cittadini a segnalare. Il 51,4%, (rispetto al 54,1% dello scorso anno) delle segnalazioni infatti descrive l’impossibilità per i cittadini a usufruire di servizi sanitari adeguati. La seconda voce riguarda il carico economico sostenuto dalle famiglie a causa dell’introduzione di ticket sanitari sempre più pesanti. In questo caso il 48,6% dei cittadini, e il dato é in crescita rispetto al 2010 (45,9%) denuncia l’estrema difficoltà a far fronte ad un carico economico così gravoso.
Ospedale. Le segnalazioni subiscono un lieve incremento rispetto allo scorso anno, passando dal 7,2% del 2010 al 7,4% del 2011. I cittadini segnalano, in particolare, disagi nei settori delle emergenze-urgenze (118 e Pronto Soccorso) con un dato elevato e costante: 41,4% nel 2010 e 43,8% nel 2011, con poche vetture attrezzate e medici a disposizione. Sale anche la percentuale sui ricoveri con il 23,5% nel 2010 e il 28,6% nel 2011.
Farmaci. In questa area si registra un forte incremento delle segnalazioni, che passano dal 3,1% del 2010 al 4,9% del 2011. Per i farmaci in fascia C, il cui dato sale dal 12,3% del 2010 al 18% del 2011, si tratta di fatto di segnalazioni di cittadini che non riescono a far fronte agli elevati costi dei farmaci. Allo stesso modo salgono le segnalazioni rispetto ai farmaci in fascia A che rispetto allo scorso anno guadagnano 5,2 punti percentuali (12,7% nel 2010, 17,9% nel 2011). Le persone hanno segnalato l’assurda scelta, a loro avviso, di far pagare loro la differenza di prezzo, anche notevole, tra il griffato e il generico. A seguire troviamo i problemi con i farmaci irreperibili anch’essi aumentati secondo le nostre rilevazioni (13,5% nel 2010 al 15,5% nel 2011). Ancora molte segnalazioni le riscontriamo nell’area che riguarda i farmaci in fascia H (11,6% nel 2010, 10,5% nel 2011).
Umanizzazione. In questa area segnaliamo una diminuzione delle richieste dei cittadini, dal 6,2% al 4,3% nel 2011. Le segnalazioni di atteggiamento sgarbato, di incuria e maltrattamento dei pazienti rappresentano le problematiche maggiormente sentite dai cittadini. Del contesto analizzato fanno anche parte le segnalazioni riguardanti provvedimenti che avrebbero potuto evitare disagi e dolore inutile ai pazienti (8,1% nel 2010; 8% nel 2011). Una parte dei cittadini (2,8% nel 2010; 6,3% nel 2011) segnala inoltre un aumento dei casi di violazione della privacy, a proposito dei documenti e delle informazioni riservate che li riguardano
Sole Sanità – 15 novembre 2012