La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. Così inizia l’articolo 32 della nostra costituzione. Noi siamo convinti, e tutti gli indicatori di salute ci danno ragione, che un servizio sanitario pubblico sia lo strumento più efficiente per tutelare quello che, appunto, è un diritto, la salute, non un bene di consumo. Il cittadino non è un cliente né un consumatore, ma è un paziente quando si rivolge alla sanità. Però riteniamo che sia fondamentale investire più risorse, a differenza di quello che hanno fatto gli ultimi governi, che sia necessario anche investire in aree della politica sanitaria che finora sono state marginali. In questo vi chiediamo anche di intervenire. Una di queste aree, per esempio, è proprio quella della prevenzione primaria, che è quell’area della politica sanitaria che serve a rimuovere le cause note di malattie, per esempio nel settore dell’inquinamento ambientale è stato fatto veramente molto poco.
Noi riteniamo sia fondamentale che le politiche sanitarie e le politiche ambientali siano fortemente integrate, non solo da un punto di vista teorico, ma soprattutto integrate e potenziate da un punto di vista pratico. Vi chiediamo anche di esprimervi su un altro settore importante della sanità, che sono le sue risorse umane, medici e gli infermieri che in questi anni sono stati vittime del blocco delle assunzioni proprio come elemento di politica di austerità che ha creato tantissimi disservizi, sacche di precariato, in alcuni casi addirittura sacche clientelari e invece bisogna investire risorse in questo settore e bisogna anche prepararsi al fatto che molti medici presto andranno in pensione e avremo un fabbisogno di medici specialisti molto alto.
Vi chiediamo anche di esprimervi su un settore, invece, della spesa pubblica che in questi anni è cresciuto tantissimo che è la spesa farmaceutica. Secondo noi poteva essere gestita diversamente, in maniera molto più virtuosa. Si sarebbero potute liberare risorse che potevano essere investite in altri settori della sanità pubblica, oppure per ridurre i costi a carico dei cittadini. E infine vi chiediamo anche di esprimervi sulla libera professione medica che dovrebbe essere, secondo noi, più virtuosa e più funzionale anche a smaltire e gestire le liste d’attesa, naturalmente, con adeguati investimenti nel settore delle piattaforme informatiche.
Sempre più studi scientifici lo dimostrano: l’alimentazione è la variabile più potente per influenzare in positivo e in negativo la nostra salute. Secondo l’American Institute for Cancer Research, le cattive abitudini alimentari sono responsabili di circa 3 tumori su 10, e per il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro, tra il 30 e il 40% dei tumori potrebbero essere evitati se solo adottassimo una dieta più sana. Per questo è fondamentale educare alla salute, anche promuovendo un’alimentazione sana ed equilibrata. Molti prodotti ampiamente consumati, in particolare dalle fasce più giovani della popolazione, contengono ingredienti potenzialmente dannosi per la salute: un eccesso di grassi, eccesso di zuccheri raffinati e additivi. Parliamo di prodotti appetibili, amati dai consumatori, come snack, prodotti da forno, bevande zuccherate e dolciumi. Il programma del Movimento 5 Stelle vuole favorire un consumo più consapevole e attento alla salute di questi prodotti, attraverso un’etichettatura più trasparente, un’adeguata educazione alimentare, e anche incentivando la produzione di cibi più salutari, per noi e per i nostri bambini.
Non possiamo accettare uno Stato biscazziere, che ha incaricato i monopoli di pianificare l’azzardo come un’industria di massa che coinvolge ormai 30 milioni di italiani. Uno Stato schizofrenico che spinge le persone ad azzardare, riconosce l’azzardopatia come una patologia da curare, ma nei contratti ha imposto ai concessionari non il divieto, ma l’obbligo di pubblicità. Il boom dell’azzardo è avvenuto per una serie di fattori: la selvaggia liberalizzazione, la crisi economica, che ha spinto molte persone a sfidare la sorte per cercare una soluzione alla perdita di reddito, la massiccia pressione pubblicitaria e l’omissione di basilari controlli sulle ricadute sociali, sanitarie, l’infiltrazione criminale. Il programma del Movimento 5 Stelle vuole cambiare strada. Vogliamo una strategia articolata per incidere sulla domanda, sull’offerta e anche sul controllo dell’illegalità.
On. Giulia Grillo (M5S)
Commissione Affari sociali
On. Mirko Busto (M5S)
Commissione Ambiente
Sen. Giovanni Endrizzi (M5S)
Commissione Affari Costituzionali
da Quotidiano sanità – 6 giugno 2017