Giro di vite dei carabinieri della Compagnia di Adria in vista delle ormai imminenti festività natalizie e di Capodanno e del conseguente giro d’affari legato a pranzi e cenoni. Affiancati dai colleghi del Nas di Padova i militari, nei giorni scorsi, hanno effettuato alcuni controlli a sorpresa in alcune aziende del Delta.
L’intervento più significativo è avvenuto nella zona artigianale di Porto Viro, dove è stato fermato su strada un furgone frigo. Al suo interno sono state rinvenute 11 ceste piene di vongole veraci ancora vive, per un peso complessivo di oltre tre quintali. Le condizioni di trasporto accertate dai carabinieri sono risultate a dir poco precarie. Il pavimento su cui poggiava la merce era infatti sporco di polvere e scaglie di legno. Inoltre il furgone non solo era senza abilitazione per il trasporto ittico, ma è risultato anche privo di assicurazione e per questo confiscato.
Nei guai sono finiti un autotrasportatore di Ferrara e uno di Chioggia, ai quali sono state contestate violazioni amministrative, per circa 10.000 euro in tutto. Si va dalla mancata tracciabilità dei molluschi al trasporto senza documento di registrazione fino all’assenza dell’attestazione sanitaria. Le vongole sono state sequestrate e quindi gettate nello specchio d’acqua di Porto Levante. In un’azienda di lavorazione ittica a Loreo i carabinieri hanno invece rinvenuto e sequestrato, dal punto di vista amministrativo, due quintali di perossido di ossigeno. Si tratta di un additivo alimentare che serve a dare lucentezza al pesce ma il sui utilizzo è vietato. Lo stesso è accaduto in una ditta simile a Porto Viro, dove è stato sequestrato un quintale sempre di additivo alimentare non consentito dalla normativa. Invece a Rosolina è stata ispezionata un’azienda agricola nella quale sono stati rinvenuti e sequestrati circa 150 chili di prodotti fitosanitari tossici e nocivi. Per i tre imprenditori è scattata una sanzione pecuniaria piuttosto elevata.
Corriere del Veneto – 19 dicembre 2013