Con una nota del 1 aprile 2022 il Ministero della Salute ha aggiornato la situazione epidemiologica della Peste suina africana nelle regioni Piemonte e Liguria, in cui si contano a 80 casi di malattia nel selvatico (fonte Izsplv). Dal punto di vista geografico, l’ondata di infezione ha registrato una lieve espansione verso nord e verso ovest, con il rilevamento di qualche caso all’esterno della barriera rappresentata dai due assi autostradali della A26 e della A7. NOTA MS PSA AGGIORNAMENTO
Nell’ultimo Comitato del PAFF presso la Commissione Europea è stata accettata la proposta presentata dall’Italia relativamente alla delimitazione delle zone di restrizione da elencarsi quale parte I e parte II dell’allegato I del Regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 che stabilisce misure speciali di controllo della peste suina africana. Dette zone sono state pubblicate nel Regolamento (UE) 2022/440, del 16 marzo 2022.
Relativamente alla organizzazione gestionale dell’emergenza, con DPCM del 25 febbraio 2022 è stato nominato quale Commissario straordinario alla Peste suina africana il dottor Angelo Ferrari, che ha avviato immediatamente le attività di monitoraggio sullo stato dell’arte dell’adozione dei piani regionali di cui al Decreto Legge del 17 febbraio 2022 n.9 recante Misure urgenti per arrestare la diffusione della peste suina africana (PSA). Il Commissario straordinario ha inoltre emanato, il 25 marzo scorso, l’Ordinanza 1/2022 recante Misure di controllo e prevenzione della Peste Suina Africana, che prevede una serie di attività finalizzate al controllo e prevenzione della diffusione della malattia sul territorio nazionale, oltre che nelle zone interessate dall’epidemia.
Il Ministero, congiuntamente agli Izs delle regioni coinvolte e quelle contermini, al CEREP ed ISPRA, sta elaborando i dati relativi alle battute di ricerca delle carcasse, ancora in corso, al fine di stabilire l’efficacia dell’attività ed orientare al meglio la sua prosecuzione, nonché in funzione della valutazione dell’andamento della malattia in termini di velocità di avanzamento e dal punto di vista geografico.
Detti elementi sono funzionali anche all’eventuale adattamento del perimetro dell’area individuata per l’apposizione delle reti di recinzione, misura stabilita in seno all’UCC e raccomandata dagli esperti del team EUVET in esito alla missione tecnica che si è svolta in Piemonte e Liguria lo scorso febbraio, e la cui adozione è prevista anche dalla citata Ordinanza commissariale.
Infine la DGSAF ritiene infine utile raccomandare alle Regioni di mantenere alto il livello di attenzione attraverso l’implementazione delle attività di sorveglianza previste dal Piano nazionale.