Mentre Palazzo Balbi recrimina sulla scarsità di risorse disponibili per la sanità («Abbiamo un attivo fiscale da 16 miliardi», dichiara il governatore Luca Zaia «il Governo ci garantisca i fondi necessari alla costruzione di nuovi ospedali») da Roma arriva una buona notizia.
Il ministero della Salute ha diffuso la “pagella” annuale relativa alla qualità dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) che investono la prevenzione e la cura ospedaliera e sono erogati dalle sanità regionali. I criteri di valutazione rispondono agli standard ministeriali e il Veneto, unico promosso insieme alla Liguria, ha totalizzato il massimo del punteggio, a fronte della bocciatura o degli “esami di riparazione” decretati nei confronti delle altre Regioni. Non è soltanto una questione di prestigio. Il superamento dell’esame consente l’accesso a un fondo di 250 milioni, una specie di premio per chi ha amministrato correttamente le risorse garantendo la salvaguardia qualitativa delle prestazioni. Tant’è. La lieta novella è stata comunicata in mattinata ai rappresentanti della sanità veneta, l’assessore Luca Coletto e il segretario generale Domenico Mantoan, che l’hanno accolta con l’entusisamo riservato alle strenne natalizie
Il Mattino di Padova – 5 dicembre 2012