All’ordine del giorno delle riunioni straordinarie della Conferenza sono i seguenti temi: valutazione dello schema di decreto legislativo in materia di autonomia di entrata delle Regioni a statuto ordinario e delle Province nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario; problematiche inerenti il Patto di stabilità e valutazione del disegno di legge “Legge di stabilità 2011”; varie ed eventuali.
Se non si arriverà ad un accordo tra le Regioni, arriverà la proposta del ministero della Salute.
Nella scorsa riunione del 20 ottobre, che vedeva insieme le Commissioni Salute e Affari finanziari delle Regioni, è stato preso in esame il documento elaborato dall’Agenas sui possibili nuovi criteri di riparto. Lo studio dell’Agenzia dei servizi sanitari regionali, richiesto lo scorso anno dalla stessa Conferenza dei presidenti delle Regioni prospetta diverse possibili ipotesi, inserendo nuovi indici, accanto alla “pesatura per età” già in uso. In particolare si profila la possibilità di inserire un indice di deprivazione, che tenga conto del disagio socio-economico di alcuni territori, che è sempre correlato con un maggior consumo di servizi sanitari. La decisione da prendere è, dunque, squisitamente politica e dunque si è deciso di rinviarla alla Conferenza straordinaria dei presidenti, fissata per il 26 e 27 ottobre, e che dovrebbe poi presentare le proprie conclusioni alla Conferenza Unificata convocata per giovedì 28. Ma qualcuno ricorda che se non si dovesse trovare un accordo tra le Regioni, sarebbe il ministero a dover formulare una proposta su come suddividere le risorse del Fondo sanitario.
fonte: quotidianosanita.it
25 ottobre 2010