Rigida sull’articolo 18 («è stato modificato e non servirà farlo ancora, e lo Statuto dei Lavoratori non verrà più toccato»), più morbida sull’ipotesi di ritoccare la “sua” riforma del Lavoro («se sarà necessario modificarla in punti marginali non sarà un dramma»), il ministro del Welfare Elsa Fornero conferma la validità della normativa che porta il suo nome: «È ambiziosa e pragmatica, e i suoi vari aspetti si tengono insieme».
Il ministro è quasi felice» anche «se dicono che alcuni punti non vanno bene», spiega intervenendo a Verona al Festival della dottrina sociale, «perché la riforma è molto complessa».
Dialogo con Confindustria
Il ministro risponde a distanza al presidente di Confindustria Giorgio Squinzi che questa mattina sempre a Verona aveva auspicato alcune modifiche proprio alla riforma del lavoro: «Da parte mia con Confindustria il dialogo c’è sempre stato. Questa riforma di punti ne ha tantissimi se sono solo alcuni che hanno bisogno di correttivi direi che questo sta nella normalità delle cose». Accolta al suo arrivo da alcuni fischi e urla lanciati da una ventina di attivisti di Rifondazione comunista, il ministro evita ogni polemica: «È un radioso pomeriggio di settembre e l’accoglienza della città mi sembra splendida. La contestazione? sarei felicissima di discutere anche con quei ragazzi che pensano che noi stiamo sbagliando». Secondo Fornero i contestatori «non sono convinti che questo Governo lavora anche per loro e sarei pronta a spiegarglielo se solo volessero accettare il dialogo».
Ilsole24ore.com – 16 settembre 2012