Ieri la riforma della Pa è approdata in Commissione, il premier punta al sì definitivo entro il 7 agosto. Anche perché quella sulla Rai può arrivare solo a settembre. Il calendario d’aula è tiranno, l’ingorgo di mezza estate è grande, ma su questa riforma, che fa parte dell’architrave del governo Renzi come quelle della scuola e del lavoro, il premier ha detto l’ultima parola: entro il 7 agosto sarà approvata in via definitiva dal Senato. Punto. E così dovrà essere: ieri è arrivata in commissione, dal 3 agosto sarà in aula, ma l’imprinting è non toccare una virgola del testo uscito dalla Camera e quindi l’ultimo giro di boa a Palazzo Madama servirà solo a dare il timbro finale. Ragion per cui si può dire che questa riforma è già scritta e vidimata. E la determinazione del premier muove anche dalla convinzione che per la credibilità agli occhi dell’Europa, la riforma radicale dell’amministrazione statale sia determinante. Il testo della riforma
E non potendo sbandierare entro settembre un’altra tappa della riforma costituzionale, causa rinvii, almeno questa colonna va piantata a terra prima della pausa estiva.
Vai al servizio della Stampa del 23 luglio 2015