Sull’esposto sul mancato passaggio in V commissione del riparto 2016, che la consigliera tosiana Giovanna Negro ha annunciato di aver presentato alla Procura della Corte dei conti, continua lo scambio con l’assessore Coletto. Il provvedimento impegna la quasi totalità del bilancio regionale (8 miliardi), spiega Negro, e a giugno non si fanno certo riparti provvisori.
“L’assessore alla Sanità è in sella da un anno e pensa di informare il Consiglio regionale sulle spese sanitarie dopo le ferie estive a giochi fatti? Di cosa ha paura l’assessore – si chiede – che non vuole portare i conti in Commissione Sanità e in Consiglio? In tre giorni abbiamo licenziato delibere che ritenevamo giuste con i conti a posto, cosa teme? A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca.”
Ma ecco di seguito lo scambio completo tra i due politici
“UNA DELIBERA ILLEGITTIMA, SCIVOLATA AVANTI SENZA IL PASSAGGIO IN COMMISSIONE SANITÀ E DELLA PORTATA DI 8 MILIARDI DI EURO. CHIEDIAMO L’INTERVENTO DELLA PROCURA”
La consigliera tosiana Giovanna Negro presenta un esposto in Procura sulla Delibera di Giunta regionale n. 649 dell’11 Maggio 2016, quella che prevede l’assegnazione provvisoria alle Aziende Sanitarie del Veneto delle risorse finanziarie per l’erogazione dei livelli di assistenza per l’esercizio 2016. La tosiana si rivolge al Procuratore capo Carmine Scarano, spiegando che “la delibera è stata pubblicata sul bollettino ufficiale della Regione il 24 maggio scorso ed ha assegnato 8 miliardi di euro circa alle Aziende Sanitarie per l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza per l’anno 2016”.
“La Giunta invece – afferma la consigliera – ha omesso la trasmissione della Dgr alla competente commissione consiliare, privando così il Consiglio Regionale delle proprie competenze e rendendo, di fatto, illegittimo il provvedimento di spesa. Si tratta del comparto più importante del Veneto, quello della sanità: la procedura di approvazione dell’atto di spesa prevede vi sia una prima delibera di adozione da parte della Giunta, la trasmissione dell’atto alla competente commissione consiliare, quindi la Commissione Sanità, ed infine una seconda Dgr di approvazione del provvedimento eventualmente emendato. Un iter stabilito dalla Legge regionale n. 5 del 09 Febbraio 2001, art. 41”.
“Se proprio la Giunta che governa il Veneto non rispetta le regole, che esempio viene dato ai cittadini? Se chi decide il futuro della Regione, contributi e finanziamenti, bypassa gli iter amministrativi e procedurali senza consentire ai consiglieri e ai tecnici che compongono le commissioni di esprimere la propria valutazione, a che servono dunque le Commissioni? Siamo di fronte ad una totale mancanza di democrazia ma anche di rispetto, non solo nei confronti degli organi del Consiglio Regionale ma anche dei Veneti”.
“E ancora – aggiunge la tosiana – nelle premesse della delibera, per fuorviare il lettore, è stata citata la D.g.r./CR n. 154 riferita all’annualità 2012, la quale aveva svolto il suo iter di approvazione in modo corretto. Tutta la procedura dell’atto amministrativo risulta anomala e quanto è stato deliberato (circa 8 miliardi di euro) non ha quindi nessun tipo di autorizzazione di spesa”.
Infine, la richiesta della tosiana a Scarano: “Chiedo un suo autorevole intervento perché questa situazione di illegittimità tecnico economica venga ricondotta nell’alveo della regolarità”.
COLETTO SU ANNUNCIO ESPOSTO PER RIPARTO PROVVISORIO 2016; “UNA SERIE DI ERRORI MADORNALI”
“L’unico dubbio è sapere a quale magistratura stia pensando la consigliera regionale Giovanna Negro, che annuncia un esposto ‘alla Procura della Repubblica’ rivolgendosi al ‘Procuratore Capo Carmine Scarano’ che invece, come tutti sanno tranne lei, è il Procuratore Regionale della Corte dei Conti. Per il resto siamo in presenza di una serie di errori madornali, che faranno solo perdere tempo a dei magistrati che hanno molto lavoro serio da fare e sono anche in pochi”.
Comincia così il comento dell’Assessore alla Sanità della Regione Veneto al comunicato con il quale la Consigliera d’opposizione annuncia un esposto, sostenendo che la delibera nr. 649/2016 (il riparto provvisorio del Fondo Sanitario Regionale) non è stata sottoposta al parere della Quinta commissione consiliare, “…privando così il Consiglio Regionale delle proprie competenze e rendendo di fatto illegittimo il provvedimento di spesa”.
“Di illegittimo non c’è proprio nulla e prima di lanciare accuse formali sarebbe onesto e prudente studiare un po’ meglio l’architettura istituzionale e la giurisprudenza – dice l’Assessore – perché quella delibera è provvisoria, come ribadito ripetutamente nel testo e nel deliberato. Il riparto definitivo, appena pronto, sarà come sempre trasmesso alla Commissione per ottenerne il previsto parere non vincolante”.
“Se invece di rivolgersi a non si sa a quale Magistratura la consigliera Negro avesse fatto una telefonata a me o ai tecnici regionali – incalza l’Assessore – le sarebbe stato spiegato l’ovvio: e cioè che il riparto è appunto provvisorio, ed è stato assunto per dare copertura finanziaria alle aziende sanitarie in attesa della formalizzazione in Conferenza Stato-Regioni dell’accordo nazionale raggiunto. Nessuno ha mai inteso scavalcare la Commissione del Consiglio, che riceverà regolarmente il riparto definitivo appena lo approveremo, tra poco, in Giunta ed esprimerà regolarmente il suo parere”.
“Mi auguro risulti chiara – conclude l’Assessore – almeno la differenza tra ‘provvisorio’ e ‘definitivo’”.
LA REPLICA DI NEGRO. DOPO UN ANNO DI AMMINISTRAZIONE L’ASSESSORE COLETTO È ANCORA IN FASE PROVVISORIA!
“Carmine Scarano lo sanno tutti che è il Procuratore regionale della Corte dei Conti – spiega Giovanna Negro rispondendo all’Assessore alla Sanità Luca Coletto – quello che per l’appunto ha il compito di controllare come gli enti pubblici spendono i soldi dei cittadini. Per questo gli abbiamo segnalato la delibera che, di fatto, impegna oltre 4 miliardi di euro provvisori! Il provvedimento che cita Coletto impegna la quasi totalità del bilancio regionale e a giugno non si fanno certo riparti provvisori, l’assessore alla Sanità è in sella da un anno e pensa di informare il Consiglio regionale sulle spese sanitarie dopo le ferie estive a giochi fatti? Di cosa ha paura l’assessore – si chiede Negro – che non vuole portare i conti in Commissione Sanità e in Consiglio? In tre giorni abbiamo licenziato delibere che ritenevamo giuste con i conti a posto, cosa teme? A pensar male si a peccato, ma quasi sempre ci si azzecca.”
14 giugno 2016