Medici ospedalieri in sciopero per tutta la giornata venerdì per chiedere all’Usl 18 il ripristino della doppia presenza in servizio nei turni di guardia notturna e festiva, nei nove reparti di area medica del «Santa Maria della Misericordia». Davanti all’ingresso dell’ospedale ci sarà un presidio dei lavoratori.
Alla mobilitazione aderiscono tutti i sindacati dei medici (Anaao-Assomed, Cimo, Fp Cgil, Cisl Medici, Uil Medici, Fesmed, Sivemp), degli anestesisti e dei rianimatori (Aaroi-Emac) e dei radiologi (Snr).
Saranno a rischio visite, interventi chirurgici, assistenza di routine,garantite le urgenze. Disagi che, secondo i camici bianchi, sono un costo da pagare per un’iniziativa sindacale anche a tutela dei diritti degli utenti e, più in generale, alla difesa del servizio pubblico universale. Così ci sarà piena adesione anche allo sciopero nazionale del 17 e 18 marzo prossimi.
I sindacati contestano l’applicazione a Rovigo, dal 1 dicembre scorso, delle cosiddette «guardione», ossia il sistema che riorganizza su standard europei tempi e carichi di lavoro. Segnalata come insufficiente la presenza di un solo medico nei turni festivi e notturni, con la responsabilità di oltre 140 pazienti. Un mix che, sempre secondo i sindacati, tra personale ridotto e ritmi forsennati, stancherebbe oltre misura i medici, aumentando il rischio di errori dovuti alla minore lucidità. L’Usl 18 ribadisce validità ed efficienza del sistema.
N. C. – Il Corriere del Veneto – 2 marzo 2016