Dal I° gennaio 2013 partirà la fase sperimentale nelle aziende padovane. Autogestione dei sinistri fino a 500mila euro. Contratti da rinegoziare
La rivoluzione è finalmente pronta a scattare: dal 1° gennaio 2013 saranno le aziende padovane le prime in Veneto a sperimentare l’autoassicurazione, come stabilito dalla delibera approvata dalla Giunta regionale il 18 settembre. I sinistri fino a 500mila euro dovranno essere autogestiti; per quelli di importo superiore, i cosiddetti “danni catastrofali”, bisognerà stipulare apposite polizze con le compagnie assicurative, rinegoziando i contratti in essere.
Il progetto è in cantiere dal 2009, quando è stata approvata la legge regionale n. 15 che ha dettato le modalità operative per autogestire i sinistri sotto i 500mila euro. Gli altri tasselli si sono aggiunti nel 2011: a maggio sono state varate le linee guida per la gestione stragiudiziale dei sinistri di Rct delle aziende Ulss del Servizio sanitario regionale; a giugno è stato nominato un gruppo di lavoro ad hoc; a luglio è stato posticipato l’avvio della sperimentazione al 1° gennaio 2013, decidendo contemporaneamente di affidarne l’esordio all’aggregazione aziendale che fa capo all’Ufficio sinistri dell’Ao di Padova e che comprende, oltre all’ospedale, l’Istituto oncologico veneto e le Ulss 15, 16 e 17.
In mezzo un episodio che è un segno dei tempi e che ha portato alla delibera di settembre: l’annullamento, il luglio scorso, della maxi-gara regionale da 76 milioni in tre anni per la copertura dei rischi sopra i 500mila euro, che si era conclusa con l’aggiudicazione all’unica offerente, la Compagnia City Insurance di Bucarest, finita però nel mirino della Guardia di finanza. Risultato: gara e aggiudicazione annullate, lo scorso 31 luglio. E immediato cambio di strategia: il provvedimento della Giunta demanda ora alle cinque aggregazioni aziendali (Padova, Verona, Vicenza, Treviso e Venezia) il compito di contattare le compagnie e assicurarsi per i danni catastrofali. Sarà da qui che Padova dovrà partire. Se la rinegoziazione dei contratti attuali non andasse in porto, le aziende potranno indire nuove gare.
«Contiamo molto sugli esiti della sperimentazione», ha detto il governatore Luca Zaia. «Oggi le coperture assicurative costano alle aziende oltre 70 milioni di euro l’anno, contro liquidazioni di sinistri per 25-26 milioni. Con la nuova organizzazione la stragrande maggioranza dei sinistri sarà trattata direttamente tra azienda e cittadino, con evidenti risparmi, in termini di spesa e burocrazia».
A Padova sono pronti. «Già da qualche anno noi abbiamo una franchigia di 500mila euro per sinistro, però con un massimale aggregato di 4 milioni di euro», racconta il direttore generale dell’Ao, Adriano Cestrone. «Dovremo rivedere il contratto e rinunciare alla certezza che dopo i 4 milioni paga l’assicurazione. Però siamo convinti che questa sia la strada giusta. Almeno abbiamo la chance di poter risparmiare se ci sono meno danni». La questione, per Cestrone, è più ampia: «Stiamo diventando come gli Stati Uniti, si moltiplicano le richieste di risarcimento infondate. Io stesso ho trovato e sanzionato alcuni infermieri che in corsia distribuivano i bigliettini di queste società di avvocati che spingono a intentare causa. Non si accorgono che così remano contro la collettività, perché la medicina difensiva fa male a tutti».
Zaia non ha escluso che, una volta a regime, il nuovo modello possa essere gestito con l’istituzione di un Fondo specifico. E il Dg di Padova lo spera: «Si risparmierebbe moltissimo».
Manuela Perrone – Il Sole 24 Ore Sanità – 5 ottobre 2012