«Mi batterò come una leonessa» a difesa del fondo sanitario nazionale. A prometterlo è il ministro della Salute Beatrice Lorenzin entrando alla conferenza per la Giornata mondiale della vista 2013. «Ieri ho posto la questione in Cdm. Saccomanni non mi ha detto che sono previsti tagli al Ssn. Leggo stamattina da Fassina che si pone la questione. Ma il Fondo sanitario non può assolutamente subire tagli quest’anno. È a rischio -avverte Lorenzin- l’erogazione delle cure in Italia».
Per il ministro è necessario realizzare la presa in carico globale della persona nei suoi bisogni sanitari, sociali e relazionali, attraverso l’integrazione dei vari attori istituzionali. «Dobbiamo però, fare un passo in più. Serve infatti, un cambiamento anche culturale e di fiducia verso la possibilità di riorganizzare la sanità italiana».
L’assistenza sul territorio, tema principale dell’incontro, scrive Lorenzin nel messaggio inviato al 46 congresso del Sumai-Assoprof, sindacato che riunisce i medici ambulatoriali, in corso oggi a Catania, deve essere «il più possibile vicino al domicilio» e «non può prescindere dal miglioramento della comunicazione tra ospedale e territorio, anche attraverso la realizzazione delle forme aggregate delle cure primarie per facilitare la continuità assistenziale tra diversi livelli (preventivo, ospedaliero e territoriale)».
Quindi l’attenzione si rivolge alle mutate esigenze di salute della popolazione e alla conseguente necessità di rivedere l’organizzazione della rete ospedaliera. «Il cambiamento dello stato generale di salute caratterizzato dall’incremento di patologie croniche e della non autosufficienza vede l’esigenza di nuovi percorsi assistenziali basati su un approccio multidisciplinare del paziente, volto a promuovere meccanismi di integrazione delle prestazioni sanitarie e sociali». Da ciò scaturisce, prosegue, «il cambiamento strategico del ruolo dell’ospedale che dovrà perdere le caratteristiche di generalismo, per diventare sempre più specializzato e tecnologicamente attrezzato per la cura delle malattie acute».
La stampa – 10 ottobre 2013