Cosa blocca l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, dal portare in Giunta la delibera che estende a tutte le Ulss venete la riforma del sistema di assicurazione? Lo chiede in un’interrogazione il capogruppo di Verso Nord, Diego Bottacin.
“Possiamo risparmiare da subito 20 milioni di euro l’anno – afferma l’esponente di VN – e vogliamo capire le ragioni di tanta prudenza, che l’assessore ribadisce anche oggi sulla stampa veneta. Attualmente versiamo ad un unico broker circa 80 milioni di euro l’anno”. Il nuovo sistema, ricorda nell’interrogazione Bottacin, è previsto dall’articolo 6 della legge 15 del 2009, ed è stato avviato in fase sperimentale tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 negli enti sanitari della provincia di Padova. In pratica le aziende sanitarie agiscono in proprio per tutte le richieste di risarcimento provenienti da dipendenti, pazienti e utenti comprese tra 1.500 e 500 mila euro, evitando così i costi di intermediazione. Per quelle superiori continuano ad essere assicurate attraverso un broker. “I risparmi per la Regione sono evidenti, ma a fronte di un vantaggio economico e di un meccanismo che finalmente ha rotto un monopolio in campo assicurativo di oltre 10 anni, ci troviamo di fronte alle prudenze dell’assessore. Per questo – conclude Bottacin – chiediamo a Coletto di dare senza indugi via libera in tutte le Ulss e gli enti sanitari del Veneto al sistema che da un lato riapre il mercato e dall’altro libera risorse per i servizi sanitari diretti ai cittadini”.
20 aprile 2013