“La ricerca sanitaria veneta viene fortemente penalizzata, anche se crea ricchezza e buona salute, nella programmazione sanitaria di Zaia”. Lo afferma il capogruppo regionale di Italia dei Valori Antonino Pipitone dopo aver ascoltato in commissione Sanità il professor Pier Carlo Muzzio, direttore generale dell’Istituto Oncologico Veneto (Iov).
Pipitone chiede che la commissione Sanità visiti lo Iov per rendersi conto in maniera diretta dell’attività di ricerca svolta dall’istituto. “Le schede ospedaliere ci hanno stupito in negativo per molte cose, ma forse l’esempio più eclatante e sconfortante arriva dallo Iov – osserva l’esponente Idv, che è anche medico diabetologo – dove un’area importantissima come “Immunologia e Diagnostica Molecolare Oncologica” viene declassata a struttura semplice. Si parla di un reparto di ricerca avanzata, che da solo produce quasi il 50 per cento delle attività complessive del complesso, con circa 100 ricercatori tra borsisti e dottorandi, che porta milioni di euro in ricerca. C’è poi il caso dell’unità sui tumori ereditari, stranamente scomparsa dalle schede”.
“Ho quindi chiesto alla commissione Sanità di fare un sopralluogo, invitando Zaia e Coletto in modo da poter valutare con cognizione di causa l’importanza dell’istituto veneto”.
5 luglio 2013