«La sede di Adria dell’Istituto zooprofilattico sperimentale è un valore per la città e per il territorio e va preservata a tutti i costi».
Così Paolo Ruzza, candidato sindaco del centrosinistra, annuncia il proprio impegno e quello delle liste che lo sostengono affinché sia scongiurato il rischio di chiusura ventilato da qualche tempo per la sezione diagnostica dell’Izs delle Venezie. «L’istituto Zooprofillatico di Adria – afferma Ruzza – da decenni è un punto di riferimento fondamentale, non solo per il Polesine ma per l’intera regione, nella tutela della sanità pubblica veterinaria e nella ricerca nei campi della zootecnia, della pesca e dell’avicoltura».
Va ricordato che i laboratori adriesi, fortemente legati alle vocazioni produttive del territorio deltizio, affrontano in modo specialistico i problemi della filiera ittica attraverso un servizio dedicato all’ittiopatologia e alle patologie dei molluschi. La sezione adriese dell’IzsVe ha avuto un ruolo di riferimento, di monitoraggio e di ricerca, riconosciuto a livello europeo, durante l’emergenza aviaria che ha tenuto l’opinione pubblica con il fiato sospeso per il timore di epidemie. Nel Parco del Delta e alle foci del Po sono presenti, infatti, in grande numero uccelli migratori che andavano costantemente osservati e controllati.
«Questo presidio fondamentale per la salute pubblica ora rischia la chiusura – dice il candidato sindaco -. La Regione, infatti, invocando generiche necessità di bilancio, ha manifestato l’intenzione di sopprimere la sede adriese. Verrebbero trasferiti tutti i veterinari, i ricercatori, il personale tecnico e quello amministrativo. Una vera eccellenza che rischia di esserci strappata e un ennesimo impoverimento di Adria come città di servizi».
Ma come si è potuti arrivare a questo punto? «Da Barbujani – spiega Ruzza – e da chi sosteneva la sua giunta non è partita alcuna protesta, iniziativa o richiesta di intervento. Nessun rappresentante del centrodestra in Regione ha fatto sentire la propria voce per quello che sarebbe un gravissimo depauperamento del nostro territorio. Tutto questo a differenza delle amministrazioni comunali precedenti che avevano richiesto e favorito l’ampliamento della sezione adriese dell’IzsVe».
E osserva: «Purtroppo questa vicenda non rappresenta una novità: Barbujani è quasi sempre stato zitto sui problemi veri della città e, pur non perdendo occasione di vantare amici potenti, non ha fatto nulla per risolverli»
«Per noi – conclude Paolo Ruzza – la permanenza dell’Istituto Zooprofilattico rappresenta una priorità e un impegno. Siamo consapevoli che questo è un valore da non perdere non solo per Adria ma per tutte le municipalità, alle quali chiederemo di fare fronte comune»
csadria – 25 aprile 2011