Severino: siamo di fronte seconda Tangentopoli più grave
«Questa è una seconda Tangentopoli, mi sembra inevitabile dirlo», ha detto il ministro della Giustizia, Paola Severino , nell’intervista a Maria Latella su SkyTg24, a proposito degli ultimi fatti di cronaca legati alla malapolitica e alla corruzione nelle Regioni e in parlamento.
«La quantità di casi che si stanno verificando – ha spiegato il Guardasigilli – lo rende evidente. Ma con qualche differenza rispetto alla Tangentopoli del 1992». In sostanza, secondo il ministro, la situazione è peggio oggi di allora. «Perché – ha detto – si tratta di una serie di casi estremamente gravi ed estremamente diffusi di corruzione che si innestano in un quadro di grande debolezza politica e in un quadro anche di grandi bisogni del paese, che rendono estremamente più gravi questi episodi». «Lucrare illecitamente sul denaro pubblico rappresenta cosa sempre estremamente grave – ha concluso – Ma lucrare illecitamente sul denaro pubblico mentre si stanno chiedendo sacrifici ai cittadini è una cosa di una gravità inaudita». «Alle prossime politiche nessun candidato condannato con sentenza definitiva . A proposito del ddl corruzione, il governo – ha ribadito Severino – si è impegnato a varare il decreto legislativo che rende operativa l’incandidabilità dei condannati «entro un mese» dall’approvazione della legge. Chi saranno i candidati delle prossime politiche, dunque? Severino lo spiega così: «Si deve trattare di candidati che non devono essere stati condannati con sentenza definitiva». E ancora: «Il ddl anticorruzione è irrinunciabile: i fatti stanno dimostrando che la corruzione è un fenomeno dilagante e dannosissimo per l’economia e l’immagine del paese e bisogna combatterlo con tutta la forza possibile”. L’emendamento salva Ruby non c’è più. Riguardo all’ostruzionismo del provvedimento alla Camera da parte del Pdl e del cosiddetto “emendamento salva Ruby”, il ministro ha detto che «questo emendamento non c’è più non solo perché non è stato mai votato ma perché non é stato ripresentato» fra le proposte che bisognerà esaminare. «Tutto l’affannarsi sui casi in corso é un po’ superato», ha detto ancora Severino che ha aggiunto: «Il legislatore sbaglierebbe enormemente se facesse le leggi» pensando a che cosa c’è. «Le leggi si fanno per il futuro», ha rilevato dagli studi di SkyTg24. I sacrifici di chi ha una funzione pubblica . «Credo che chi ha compiti pubblici abbia doveri piu’ stringenti e debba mantenere le cautele in modo rigoroso», ha anche detto il Guardasigilli, sottolineando che la funzione pubblica «comporta dei sacrifici». E questi sacrifici, aggiunge, «’vanno fatti nel nome dell’interesse pubblico». ‘Ndrangheta più diffusa della mafia . «Ho provato grande impressione» per lo scioglimento del comune di Reggio Calabria per inflitrazioni mafiose «perché Reggio è una grande città, non un piccolo paesino conquistato da una famiglia mafiosa», ha poi detto il ministro della Giustizia. «Questo vuol dire che – ha proseguito – sotteso a questo provvedimento di scioglimento c’è una grande pervasività del fenomeno criminale». Una volta il procuratore Pignatone – ha raccontato Severino – «mi spiegò tutte le differenze tra mafia e ‘ndrangheta e mi disse che la lotta alla mafia è andata molto avanti, quella alla ‘ndrangheta è molto indietro perché è molto diffusa nel tessuto del paese». Formigoni deve dimettersi se c’è una corresponsabilità. «Formigoni si deve dimettere?», ha chiesto Latella. «Il problema – secondo Severino – è vedere se ci sono ipotesi di responsabilità oggettiva o di responsabilità per fatti che comunque si conoscevano e che si potevano evitare. E se vi era la possibilità di sapere e non si è impedito, c’è una corresponsabilità». Le reazioni dei politici. Alfano : no agli slogan. «Sono contro ogni, slogan. Siamo di fronte a tantissimi ladri che vanno cacciati ed espulsi dal consesso politico. Noi dobbiamo operare perché i partiti non patiscano le infiltrazioni». Lo ha detto il segretario del Pdl, Angelino Alfano, commentando le parole del ministro Severino che ha parlato di nuova Tangentopoli. «Noi per esempio – ha sottolineato – abbiamo subito un grande danno dal comportamento ignobile di Fiorito che ha rubato i soldi che il partito aveva diritto venissero spesi per l’attività politica e promuovere i nostri ideali e invece qualcuno se li è fregati e ci ha fatto un grande danno. E oltre al danno la beffa, perché ci ha fatto un danno elettorale perché era abbinato all’immagine del Pdl. Siamo stati e saremo inflessibili: tolleranza zero nei confronti di sporca e macchia la nostra bandiera». Stefania Craxi: sbagliato paragone con prima Repubblica. «Il ministro della Giustizia Severino – ha affermato Stefania Craxi, presidente dei Riformisti Italiani – fa bene a stigmatizzare le vicende vergognose che stanno investendo il nostro sistema politico. Sbaglia però nel paragone con gli anni della Prima Repubblica. Allora si parlava di un sistema di finanziamento illegale ai partiti, sotto l’ombrello del quale si erano formati episodi deprecabili di corruzione; oggi siamo in presenza di un vero e proprio sistema di ladrocinio». Idv: il ministro è nel giusto. Parla come noi. ‘«E’ nel giusto il ministro Severino. Parla come Idv che da molto tempo dice la stessa cosa», ad affermarlo in una nota e’ Federico Palomba, capogruppo Idv in commissione Giustizia. Il ministro, ha concluso Palomba, «ripristini la pena severa per la concussione per induzione evitando le prescrizioni per imputati eccellenti, aumentando i termini di prescrizione, inserendo l’autoriciclaggio ed il falso in bilancio. Altrimenti e’ come se ad un malato gravissimo non dessimo la medicina giusta».
ilsole24ore.com – 15 ottobre 2012