La Sicilia porterà al tavolo della conferenza Stato-Regioni una norma che prevede la stabilizzazione di 18.497 precari.
Si tratta di personale che da anni lavora negli enti locali e che rischia di perdere il posto: i loro contratti scadranno il prossimo 31 dicembre. L’emendamento, che prevede una deroga al patto di stabilità e la proroga per un anno dei contratti nelle more della stabilizzazione, è frutto del lavoro svolto da una commissione intergruppo dell’Assemblea regionale siciliana, presieduta dal deputato regionale Lino Leanza (Mpa), che ha redatto un dossier col numero esatto di questi lavoratori precari e le attività che svolgono. “E’ una norma a costo zero per lo Stato – dice Leanza – in quanto la Regione già provvede col proprio bilancio a coprire la spesa”. Il costo è pari a 241,97 milioni di euro. La maggioranza di questi precari (14.457) ha un età compresa tra i 40 e i 50 anni. “E’ chiaro che se perderanno il posto di lavoro, difficilmente questi lavoratori potranno ricollocarsi”, aggiunge Leanza. Mille e 441 sono i lavoratori tra i 30 e i 40 anni, 14 quelli con un’età inferiore ai 14; in 2.497 hanno tra i 50 e i 60 anni. Leanza spiega che il piano di stabilizzazione dei precari è sostenuto da diverse forze politiche, sociali e istituzionali. “Cgil Cisl e Uil si sono attivate nei confronti del ministro Patroni Griffi – sostiene Leanza – e con l’impegno di Anci e Upi possiamo raggiungere l’obiettivo. Approvata la norma, l’Assemblea regionale la recepirà e legifererà dal punto di vista finanziario”. Gli uffici del Bilancio hanno verificato “che non c’è alcun problema finanziario”.
L’Unione sarda – 30 maggio 2012