Doppio successo per il governo. Alla Camera con facile voto di fiducia passa il decreto Enti territoriali che prevede una serie di misure grandi e piccole a beneficio degli enti locali: sono previste assunzioni straordinarie di agenti di polizia per il Giubileo, la polizza sanitaria volontaria da 50 euro per i pellegrini in arrivo a Roma, le multe ai medici per le prescrizioni superflue, il taglio da 2,3 miliardi alla sanità
Ma anche lo stanziamento di 500 milioni per la Sicilia, 530 milioni ai Comuni come fondo di perequazione per l’Imu e la Tasi, 90 milioni alle Regioni per il funzionamento dei servizi per l’impiego, 5 milioni per la Sardegna alluvionata, altre misure per i terremotati dell’Aquila e dell’Emilia-Romagna, i fondi per sanare una vertenza in Calabria che coinvolge 5000 operai forestali, fino allo sblocco per l’assunzione di maestre negli asili-nido.
Al Senato arriva nelle stesse ore il voto finale al ddl Madia di riforma della Pubblica amministrazione. Un altro provvedimento omnibus che promette una modernizzazione complessiva degli uffici pubblici.
«I risultati ci sono e il Parlamento non ha mai lavorato così tanto dal ’48», esulta Renzi, di ritorno dal Giappone. Da notare però che la legge di riforma è stata salvata dalle opposizioni, le quali hanno garantito il numero legale al Senato: i sì infatti sono stati 145, i no 97, ma comunque i senatori presenti in Aula hanno consentito che il provvedimento venisse approvato. Se i contrari non avessero votato, mancando il numero legale, la riforma non si sarebbe potuta votare.
Il premier, come detto, non ha mancato di sottolineare i successi via Twitter. «Un altro tassello: approvata la riforma PA #lavoltabuona un abbraccio agli amici gufi». È voluto tornare sul suo intervento di due giorni fa sulle «lagne» meridionaliste: «Ci sono due Italie: una che ci prova e una che si lamenta solo. Certo c’è tanto da cambiare al Sud come al Nord, ci sono tanti problemi, ma c’è tanto che funziona. E a me pagano per provarci».
L’ironia dell’occasione però gli ha scatenato le contro-ironie. «Invece di continuare a vedere animali e animaletti di vario genere – dice Susanna Camusso, segretaria generale Cgil – il presidente del Consiglio provi a confrontarsi sui temi del rinnovo dei contratti, riforma delle pensioni, occupazione e risorse agli italiani che si sono impoveriti».
«Sono – commenta intanto Piero Fassino, in quanto sindaco di Torino e presidente nazionale dell’Anci – due provvedimenti decisivi nel percorso di modernizzazione dell’Italia: con la riforma della Pubblica Amministrazione si può finalmente dare agli italiani una macchina pubblica ispirata da criteri di managerialità, efficienza e sburocratizzazione. Con il Decreto Enti Locali si compie un altro passo significativo nel dare a Comuni, Città Metropolitane ed enti di area vasta gli strumenti per una più efficace azione di governo locale».
Non si placano le polemiche sui tagli alla Sanità. I grillini si sono presentati alla Camera con magliette-slogan e annunciano una lettera aperta a Sergio Chiamparino, presidente della Conferenza delle Regioni, contro «due emendamenti-regalo nei confronti della lobby del farmaco». Calcolano che lo Stato avrebbe potuto risparmiare 200 milioni di euro sulle forniture di medicinali.
La Stampa – 5 agosto 2015