I sistemi di autocontrollo nelle pmi dell’agroalimentare? Poco utili per la sicurezza dei consumatori. È la conclusione, abbastanza sconcertante, del sondaggio condotto nelle aziende dei settori lattiero-caseario e trasformazioni carne dall’Istituto Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Val d’Aosta. I sistemi di autocontrollo, secondo l’Istituto, servono più ad avere la documentazione in ordine che a garantire la sicurezza dei consumatori, e in ogni caso sono considerate troppo costose e con tempi lunghi per eseguirli. I risultati sono stati illustrati oggi al Salone internazionale del gusto-Terra Madre. Per il 93% delle pmi che trattano latte e formaggi i benefici dei sistemi Haccp per garantire la sicurezza degli alimenti porta benefici soprattutto per essere in regola con le disposizioni e la percentuale è simile, 89%, nelle aziende delle carni.
Al contrario, la percezione che servano a garantire la sicurezza alimentare arriva soltanto al 35% per pmi del latte, al 45% in quelle delle carni. Il 52% nel lattiero-caseario, il 64% nelle carni considera i sistemi di autocontrollo troppo costosi. Per quanto riguarda i rischi più ancora che quelli di natura microbiologica – c’è la salmonella in testa con il 70% – preoccupa la possibilità che negli alimenti finiscano pezzi di vetro, ben superiore al 70% per le aziende lattiero-casearie.
Il Sole 24 Ore – 29 ottobre 2012