La stragrande maggioranza dei veterinari britannici crede che i consumatori debbano essere meglio informati sui metodi di macellazione e sul benessere degli animali al momento della macellazione. Ma pochissimi di loro crede che il pubblico capisca la differenza tra macellazione con stordimento e macellazione senza storimento.
La British Veterinary Association (BVA) ha effettuato un sondaggio e ha pubblicato nuovi dati sugli atteggiamenti dei veterinari al momento della macellazione degli animali proprio nei giorni in cui si svolge un dibattito parlamentare sulla macellazione della carne secondo i riti religiosi.
Il sondaggio della BVA rivela che il 94% dei veterinari crede che consumatori di carne e pesce del Regno Unito dovrebbero essere meglio informati sui metodi di macellazione. Solo l’11% di loro ritengono che il pubblico capisca la differenza tra la macellazione con storimento e quella senza.
L’indagine segue la campagna della BVA #stunb4slaughter, che chiede di porre fine nel Regno Unito a tutte le macellazioni senza stordimento. Anche se la normativa dell’Unione europea e quella britannica richiedono che tutti gli animali prima della macellazione debbano essere storditi, in alcune comunità è possibile derogare a questa regola. La petizione online della BV chiarisce che le preoccupazioni dei veterinari “non riguardano il credo religioso, ma il benessere degli animali, di fatto compromesso dal non stordimento”. La petizione è ormai vicina alle 80.000 firme.
Le opinioni dei veterinari in veste di consumatori sono piuttosto chiare: 9 su 10 non comprerebbero carne proveniente da animali non storditi, e quasi la totalità (97%) vorrebbe comprare carne e pesce etichettato come “pre-stordito al momento della macellazione”.
L’etichettatura è una delle questioni che sono state discusse ieri, 4 novembre, nel corso del “dibattito parlamentare del Martedì” condotto dal deputato Neil Parish, presidente del gruppo parlamentare All-Party (APPG) per le carni di agnello. Il dibattito non prevede un voto finale. Ma la BVA si augura che, dopo il raggiungimento della soglia di 100.000 firme, la sua petizione possa promuovere un dibattito parlamentare in cui è previsto il voto finale.
Il presidente della BVA John Blackwell ha detto che “l’impegno dei Veterinari in tema di benessere animale, dall’inizio della loro vita fino alla macellazione, si riflette chiaramente nei dati raccolti presso i suoi associati: quasi tutti vorrebbero acquistare prodotti alimentari di origine animale sulla cui etichetta è indicato che l’animale era insensibile al dolore prima della macellazione. Ma c’è molto di più da fare per educare il pubblico sul benessere animale al momento della macellazione. Sappiamo che i consumatori del Regno Unito hanno a cuore il benessere degli animali, ma i nostri membri ritengono che ci sia bisogno di una migliore comprensione dei metodi di macellazione, in particolare di quelli che impattano sul benessere. Crediamo che l’etichettatura che spiega chiaramente il metodo di macellazione aiuterebbe tutti i consumatori a fare scelte informate sui prodotti che intendono acquistare. Stiamo lavorando duramente per garantire alla nostra petizione di raggiungere le 100.000 firme, per mostrare la forza di questo tema che, ogni anno, riguarda milioni di animali”.
The Poultry Site (da Unaitalia) – 5 novembre 2014