Il Segretario nazionale del Sivemp Grasselli: «Il nostro obiettivo è creare le condizioni di un cambiamento che, anche in futuro, veda i medici veterinari protagonisti della prevenzione, della sanità pubblica e del Ssn».
Si è aperto ieri pomeriggio, presso il Tempio di Adriano a Roma, il 50° Congresso Nazionale del Sindacato Italiano Veterinari di Medicina Pubblica “1978-2018 – 40 ANNI DI SSN. Un sindacato impegnato per un ruolo autorevole dei veterinari pubblici nel Ssn. Dalle problematiche del contingente alla proiezione strategica” che vede riuniti 250 delegati in rappresentanza di tutti i veterinari di sanità pubblica delle Asl e degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali.
Un’occasione importante per ricordare la lunga storia del Sindacato dei Veterinari e per documentare l’evoluzione della Sanità Pubblica Veterinaria nei 40 anni di vita del Servizio sanitario nazionale. Un momento di riflessione per definire nuove linee di sviluppo e di evoluzione della nostra professione nell’ambito di un Ssn che, non tradendo i suoi valor fondanti, sappia resistere alle necessità e alle sfide del futuro.
«Il nostro obiettivo è creare le condizioni di un cambiamento che, anche in futuro, veda i medici veterinari protagonisti della prevenzione, della sanità pubblica e del Ssn» ha dichiarato in apertura il Segretario Nazionale, Aldo Grasselli. Il confronto riguarda la medicina veterinaria pubblica necessaria al Paese nei prossimi anni, non solo sotto il profilo del numero dei veterinari ma in particolare sulla qualità delle loro specializzazioni necessarie negli anni futuri.
“La professione del medico veterinario di sanità pubblica – sottolinea il Sivemp – sta cambiando rapidamente col mutare delle condizioni socio economiche e delle abitudini alimentari, per rispondere efficacemente alla nuova sensibilità animalista, ai nuovi squilibri climatici, alle nuove opportunità commerciali alle nuove materie prime per le filiere alimentari, alle nuove criticità che vanno dall’impatto ambientale degli allevamenti intensivi al problema della Antimicrobico Resistenza, dall’importazione di specie animali esotiche per compagnia o uso alimentare alla migrazione di quelle selvatiche, dal bioterrorismo alla diffusione di patologie animali come strumento di guerra fredda, dal benessere degli animali allevati alla sicurezza alimentare in una società aperta e cosmopolita che deve proteggere la salute come bene primario per la stabilità e il progresso, secondo il criterio One World – One Health – One Medicine che sottolinea l’interconnessione inscindibile uomo-animale-ambiente.
Il Congresso nazionale del Sivemp è anche un momento unitario per parlare di innovazione del ruolo del sindacato e per protestare contro l’inadeguatezza della legge di Bilancio, in discussione in questi giorni in Parlamento, preannunciando le varie manifestazioni che precedono lo sciopero nazionale del 23 novembre”.
«Le risorse per il rinnovo contrattuale 2016-2018 – aggiunge Grasselli – sono insufficienti e mancano ancora nella legge di bilancio interventi correttivi alle norme che ostacolano la contrattazione. Occorre un intervento emendativo per superare l’art.23 del D.Lgs. 75/2017 che soffoca la contrattazione di secondo livello e un indicazione precisa della collocazione in massa salariale della indennità di esclusività di rapporto dei medici e, dei veterinari e dei sanitari. Altrettando critico è il giudizio sulle risorse per il rinnovo contrattuale 2019-21, anni durante i quali si accentuerà la diaspora dei medici, dei veterinari e ei sanitari per raggiunti limiti di età e per la quota 100. Si sta profilando una situazione allarmante: il 40% dei sanitari andrà in pensione nei prossimi 5 anni. Se non si prevede un piano di assunzioni mirato e urgente si rischia il dissesto della sanità pubblica veterinaria, cui seguiranno rischi per la salute e danni alle filiere agro-zootecnico-alimentari incalcolabili. La questione è tutta politica: non mancano i soldi per il nostro contratto, manca la volontà» evidenzia Grasselli «di riconoscerci un ruolo fondamentale per la sopravvivenza del Ssn; un Ssn che non è più il migliore del mondo, quanto meno non lo è più per chi ci lavora con stipendi fermi da 10 anni, svalutati del 30%, con carichi di lavoro sempre maggiori e frustrazioni professionali infinite. È bene che il Governo ascolti e risponda ai nostri allarmi per il bene del Paese».
Relazione del Segretario Nazionale
Schede Gruppi di lavoro:
- Contrattazione integrativa e contratto individuale nell’era della decontrattualizzazione: relazioni sindacali, gestione dei molteplici fondi, affidamento dei diversi incarichi e contratto individuale (Zaccaria Di Taranto, Mauro Gnaccarini)
- I giovani veterinari e la Previdenza: istruzioni per essere previdenti (Giuseppe Torzi)
- Passaggio facoltativo degli specialisti ambulatoriali veterinari già in servizio presso le ASL con inquadramento nel ruolo della dirigenza del SSN – proposta (Marcello Di Franco)
- Carenza medici specialisti, formazione post lauream, problematiche e proposte (Pierluigi Ugolini)
- Intimidazioni e sicurezza sul lavoro. Per riconoscere il fenomeno e reagire in modo corretto è necessaria una formazione specifica (Angela Vacca)
Immagini. Alcuni momenti del congresso: il pubblico dei delegati, il tavolo della presidenza, il segretario Grasselli, alcuni delegati veneti in sala