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Via libera in Stato-Regioni al Dpcm “precari”. Le Asl avranno tempo fino al 2018 per bandire i nuovi concorsi riservati

conf stato regioniIl Dpcm per lo sblocco dei concorsi in sanità destinati al personale con contratto a tempo determinato del Ssn ha avuto il via libera della Conferenza Stato Regioni e dell’Unificata. L’ordine del giorno era stato integrato sul filo di lana e, come già preannunciato dal ministro Lorenzin prima di Natale. Un primo passo importante per sbloccare una delle più grandi criticità denunciate  da medici&co. Rispetto al precedente testo diramato dal ministro Lorenzin il 22 dicembre scorso, il testo approvato oggi dalla Stato Regioni prevede piccole modifiche di dettaglio nel contenuto delle norme ma, da sottolineare, è invece la decisione emersa nel corso dell’incontro tecnico di martedì scorso di posticipare al 31 dicembre 2018 (prima la scadenza era il 31 dicembre 2015) il limite per l’effettuazione dei concorsi riservati al personale del comparto sanità e a quello dell’area della dirigenza medica e del ruolo sanitario. Il testo del Dpcm

In particolare sono previste:

• procedure di reclutamento speciale transitorie (ma il periodo di riferimento viene spostato al triennio 2015- 2018 anziché il 2013-2016 come nella precedente stesura), destinate al personale in possesso di contratto di lavoro a tempo determinato in misura non superiore al 50 per cento delle risorse finanziarie disponibili per assunzioni a tempo indeterminato;

• procedure di reclutamento speciale per LSU e LPU;

• la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato;

• possibilità di partecipare alle procedure in questione per il personale dedicato alla ricerca in sanità e per il personale medico in servizio presso il pronto soccorso delle aziende sanitarie locali, con almeno 5 anni di prestazione continuativa, ancorché non in possesso della specializzazione.

 21 gennaio 2015

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