Stretta sul numero chiuso. Medicina, veterinaria, architettura: 100mila candidati per 20mila posti. Sud e Nord meritocrazia a due velocità
L’anticipo. Novità di quest’anno è che le prove di ammissione si terranno ad aprile: si parte l’8 con medicina, chirurgia e odontoiatria. È già tempo di test d’ingresso per i corsi universitari a numero chiuso. Le iscrizioni sono aperte per le prove che scatteranno ad aprile, in anticipo rispetto al calendario fissato per l’anno accademico in corso (selezioni a settembre).
I primi a partire saranno gli aspiranti medici (8 aprile), seguiti a ruota da veterinari e architetti (9 e 10 aprile), il 29 aprile toccherà a medicina e chirurgia in lingua inglese, mentre le selezioni per le professioni sanitarie si terranno il 3 settembre.
Unanticipo deciso per allineare l’Italia alla prassi di altri Paesi europei conlo scopo di favorire l’ingresso di studenti stranieri e consentire il tempestivo avvio dei corsi sin dall’inizio dell’anno accademico.
«Negli ultimi dieci anni – sottolinea Andrea Lenzi, presidente del Cun, Consiglio universitario nazionale – si sono verificati ritardi, con studenti che entravano in aula addirittura a febbraio dell’anno successivo. Con questo sistema il problema si dovrebbe risolvere».
In palio – in base ai numeri provvisori pubblicati dal ministero dell’Istruzione – poco più di 8mila posti a medicina, 850 a odontoiatria, 700 a veterinaria e circa 7.400 per architettura. Dal Miur precisano che gli ammessi «potrebbero essere di più per tutti i corsi: di quanto e se sarà così lo potremo sapere ai primi di marzo con i decreti ministeriali di assegnazione definitiva». E sarà il nuovo ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, a suggellare il numero definitivo, a cui gli studenti hanno già indirizzato la richiesta di reintegrare i posti tagliati e di spostare i test a settembre.
Per ora, in base ai dati provvisori, i posti scendono di circa il 20% rispetto al 2013/2014: per architettura, ad esempio, gli atenei hanno pubblicato i propri bandi tenendo conto dell’indicazione ministeriale di non superare l’80% degli ingressi dell’anno scorso. In totale, in ogni caso, la domanda supera l’offerta: meno di 20mila posti saranno contesi infatti da quasi 100mila candidati, se verrà confermata l’affluenza dello scorso anno. Una corsa ai test che rischia di deludere gli studenti poco consapevoli della scelta. «Per questo – commenta Lenzi – è fondamentale rafforzare l’orientamento già a partire dal secondo anno delle superiori».
Tra le novità di quest’anno la cancellazione del bonus maturità (che assegnava un punteggio più elevato ai diplomati migliori, ma con un sistema di calcolo macchinoso) e l’introduzione di un limite di tempo per la chiusura della graduatoria di ammissione ai corsi (1? ottobre 2014). Graduatoria che per il secondo anno sarà, per ogni corso di laurea, unica a livello nazionale: la sede verrà assegnata in base alle opzioni, in ordine discendente di preferenze. Non succederà più che uno studente venga escluso, pur avendo superato il test con un punteggio superiore a quello di candidati ammessi in un altro ateneo.
Viene poi confermata per il secondo anno l’iscrizione esclusivamente online sul portale www.universitaly.it, aperta fino all’11 marzo.
Per quanto riguarda la struttura delle prove non ci sono grandi novità rispetto a quelle del 2013: confermato il numero dei quesiti (60) e il tempo a disposizione (100 minuti), mentre ci sono leggere modifiche sulla suddivisione delle domande per argomento. Per esempio, nel test di medicina e chirurgia e odontoiatria i quesiti di cultura generale scenderanno dai 5 dello scorso anno a 4, quelli di ragionamentologico da 25 a 23, mentre passeranno da 14 a 15 le domande di biologia, da 8 a 10 quelle di chimica, invariate le 8 di matematica.
Per le professioni sanitarie la prova di ammissione – che si terrà il 3 settembre e non sono ancora noti i posti messi a bando – è predisposta da ciascuna università ed è identica per accedere a tutte le tipologie di corsi attivati presso ciascun ateneo. Per altre aree disciplinari (come ingegneria, economia, giurisprudenza, psicologia) il numero chiuso può essere attivato in base alla programmazione locale. Etra le università private, la Bocconi di Milano ha giocato d’anticipo sull’anticipo: il primorounddi selezione si è già svolto il 7 febbraio, mentre quello finale si terrà il 9 maggio prossimo. Mentre è in programma il 27 marzo il test della Luiss (a Roma e in altre 29 città), con un’ulteriore prova il 5 settembre.
Il Sole 24 Ore – 24 febbraio 2014