Per ora, soltanto un prodotto è segnalato on line: mazzancolle con livelli ececssivi di anidride solforosa. Ma è il simbolo di una piccola rivoluzione dal basso: anche la Campania, dopo la Val d’Aosta (che lo aveva fatto dal 1° gennaio 2011), ha deciso di pubblicare nome e cognome delle aziende che rilevano infrazioni al sistema di allerta arapido comunitario, noto con il nome di RASFF.
Nel bilanciamento tra salute pubblica e tutela degli interessi legittimi ma particolari delle imprese, in caso di “rottura” della sicurezza alimentare si sta dalla parte dei primi. Una scelta netta, che a ben vedere permette di limitare i danni circoscrivendo immediatamente la portata del problema. E portando trasparenza, tutelando così anche la maggior parte dei produttori “sani” che altrimenti si vedrebbero coinvolti da paure alimentari magari alimentate dai media.
Vai al sito del sistema di allerta regione Campania
sicurezzaalimentare.it – 8 dicembre 2012